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Quindici anni di minacce e botte alla moglie: arrestato dai carabinieri di Rubiera

Al solo fine di sottometterla e potersi liberamente divertire con le amanti, dal 2007, in diverse occasioni e in maniera reiterata, ha offeso, minacciato preso a calci, pungi e morsi la moglie, lanciandole in una circostanza un coltello che le cagionava lesioni. Vessazioni fisiche e psicologiche quelle nei confronti della moglie, anche davanti ai figli minori, a seguito dei quali i carabinieri in forza alla stazione di Rubiera, a cui la donna ha raccontato i fatti, hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un quarantacinquenne residente a Rubiera in ordine ai reati di maltrattamenti in famiglia aggravati e lesioni personali.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare degli arresti domiciliari, che nella mattinata di ieri è stata eseguita dai carabinieri della stazione di Rubiera che hanno arrestato l’uomo.

Dalle indagini è emerso come l’uomo dal 2007, sia durante il matrimonio che dopo la separazione avvenuta a ottobre 2022, sottoponeva la donna a costanti vessazioni fisiche e piscologiche, lasciandosi andare ad eccessi d’ira, prendendo a calci la porta o lanciando oggetti contro il muro, insultandola, minacciandola e umiliandola con frasi del tipo “ti faccio togliere i figli”, “sei una pazza”, “non sai fare la donna” denigrandola nell’aspetto fisico, colpendola con calci, pugni e in un’occasione a morsi, imponendole la presenza della sua amante, controllandole le frequentazioni e impedendole quelle maschili, privandola del cellulare e minacciando di ammazzarla o di gettarle addosso dell’acido se si fosse rivolta ai carabinieri. L’ultimo episodio che ha portato alla luce le gravi condotte maltrattanti, si è verificato lo scorso 17 aprile e avrebbe visto il marito colpire a calci, pugni e morsi la moglie, causandogli lesioni personali, tra cui la frattura delle ossa nasali, giudicate guaribili in 15 giorni.

Gravi condotte maltrattanti quelle riscontrate dai militari, che hanno portato all’odierno provvedimento cautelare richiesto ed ottenuto dalla Procura reggiana. I Carabinieri della Stazione di Rubiera, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura cautelare, vi davano esecuzione arrestando l’uomo, ristretto al termine delle formalità di rito in regime di arresti domiciliari presso altra abitazione in altro comune, a disposizione della Procura reggiana. Gli accertamenti relativi al procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguiranno per i consueti approfondimenti investigativi al fine delle valutazioni e determinazioni inerenti all’esercizio dell’azione penale.

 

















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