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Zocca, partiti i lavori della Casa della Comunità

La struttura riunirà in un solo luogo i servizi sanitari per un’assistenza ancora più vicina al cittadino. All’interno della struttura lavorerà anche l’infermiere di comunità e verranno introdotti i servizi di telemedicina per una rete ancora più sinergica con gli specialisti del territorio e dell’Ospedale di Vignola

Un’assistenza diffusa riunita in un solo presidio a servizio della comunità. Sono iniziati ieri, martedì 5 settembre, i lavori per la Casa della Comunità di Zocca, che garantirà una presa in carico ancora più puntuale dei bisogni dei cittadini della montagna. Nella struttura opereranno con modalità integrata e multidisciplinare tutti i professionisti per la progettazione ed erogazione di interventi socio-sanitari, con la partecipazione della comunità locale nelle sue varie forme: associazioni di cittadini, pazienti, caregiver, volontariato.

L’edificio che ospiterà la Casa della Comunità è situato in Via Mauro Tisi, presso uno stabile del Comune su cui è iniziata la ristrutturazione. L’intervento prevede un investimento di quasi un milione di euro, in parte dell’Azienda USL di Modena e una parte proveniente dai fondi del Pnrr.

La struttura, oltre ad ospitare i servizi sanitari già oggi presenti sul territorio comunale, tra cui Punto prelievi, Ambulatorio infermieristico, Sportello Cup, Consultorio familiare, Vaccinazioni pediatriche, Centro di Salute mentale, Assistenza infermieristica domiciliare, Ambulatori specialistici, sarà sede degli studi dei medici di medicina generale e del pediatra.

Al suo interno verranno sviluppati percorsi di presa in carico dei cittadini attraverso l’introduzione della figura dell’infermiere di comunità, che diventerà il punto di riferimento per i bisogni sanitari e di integrazione con i servizi sociali. E’ prevista, inoltre, l’introduzione della telemedicina, che permetterà di creare una sinergia ancora più stretta con la rete di specialisti del territorio e dell’ospedale di Vignola.

Nella Casa della Salute di Zocca sarà presente un’ampia sala riunioni per momenti di incontro con le associazioni di volontariato e la programmazione di eventi sulla promozione della salute. La struttura ospiterà anche la sezione comunale Avis con il punto fisso di raccolta sangue, proseguendo l’ottima collaborazione con i servizi sanitari.

“La realizzazione della Casa della Comunità di Zocca con l’attivazione dei relativi servizi, porterà ad un indubbio miglioramento della risposta socio-sanitaria sul nostro territorio – dichiara il sindaco di Zocca, Federico Ropa -. Stiamo vivendo un periodo storico di forti cambiamenti nella sanità, ma la riorganizzazione in atto a Zocca da circa tre anni porterà nuovi servizi e un efficientamento di quelli esistenti. Dove già oggi esistono questa tipologia di strutture la Regione ha rilevato una riduzione di oltre il 25% degli accessi al pronto soccorso e una riduzione del 2,4% dei ricoveri ospedalieri; questo perché al suo interno si metteranno in atto azioni di prevenzione e promozione della salute, presa in carico delle principali cronicità e si avvierà e potenzierà la telemedicina e l’assistenza domiciliare.  Abbiamo inoltre avviato da fine giugno un percorso partecipato, che riprenderà nelle prossime settimane, che porterà a costruire insieme all’intera comunità l’attivazione dei servizi specialistici, cosa fondamentale che vede uniti l’Amministrazione comunale e l’Azienda USL di Modena, per poter rispondere al meglio alle esigenze dei cittadini”.

“La Casa della Comunità di Zocca diventerà un punto di riferimento per i cittadini di questo territorio e per i professionisti sanitari, che lavoreranno in modo integrato fra loro e con i servizi sociali – afferma la Direttrice del Distretto sanitario di Vignola, Federica Casoni -. Sarà un luogo dove la comunità sarà coinvolta attivamente nella creazione dei percorsi sanitari e socio-sanitari costruiti sui bisogni già presenti e quelli che emergeranno in futuro. Una struttura dove attraverso l’introduzione di nuove figure, quale l’infermiere di comunità, si cercherà di intercettare nuove fragilità, identificare precocemente situazioni di disagio ed evitare l’emarginazione, oltre all’introduzione di servizi di telemedicina. L’opportunità di co-progettare con la popolazione nuovi percorsi assistenziali, rappresenta una sfida e un valore per questo territorio e per il Distretto vignolese”.

















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