“Dopo la pandemia avevamo la convinzione che la lezione fosse stata appresa, e che la necessità di un sistema sanitario pubblico e ben finanziato fosse evidente a tutti. Purtroppo, per la destra che ci governa, a livello nazionale e locale, non è così: leggiamo ogni giorno del progetto di ridurre sempre più gli investimenti sul servizio sanitario pubblico che invece la nostra regione si impegna ogni giorno a difendere e sostenere”. Così, in una nota, il Partito Democratico di Sassuolo.
“L’Emilia-Romagna, infatti, si è confermata nuovamente, pur nelle difficoltà, come la regione d’eccellenza a livello nazionale.
Per evitare fenomeni di esternalizzazione e privatizzazione, tipici dei territori a trazione Lega e Fratelli d’Italia, la nostra Regione ha programmato, insieme alle Aziende USL territoriali e alle parti sociali, una riorganizzazione dei servizi relativi all’emergenza-urgenza, in modo tale da alleggerire i PS attraverso i Centri di Assistenza e Urgenza (CAU), gli UCA, cioè l’equipe medico-infermieristiche a domicilio, e il potenziamento della telemedicina.
Nell’ottica della riorganizzazione sanitaria, nella seduta della Conferenza Territoriale Sociale e Sanitaria della Provincia di Modena del 13 settembre 2023 è stato presentato il bilancio programmatico in cui è previsto un investimento di 1 milione e 700 mila euro in favore dell’ampliamento del PS dell’ospedale di Sassuolo, per garantire un servizio migliore ai cittadini.
Alla votazione che prevedeva questo importante impegno a favore della nostra città, il Comune di Sassuolo ha votato contro, senza fornire una motivazione agli altri sindaci presenti e, quindi, ai sassolesi.
Addirittura, al voto non era presente il Sindaco Menani, il quale dimostra ancora una volta la scollatura con le vere esigenze del territorio che dovrebbe amministrare
Aggiungiamo inoltre che in quella occasione il nostro Comune non ha neppure partecipato al voto in merito alla riforma dell’emergenza-urgenza, rinunciando così a partecipare alla discussione.
La Sanità è un bene collettivo: tuttavia nella discussione relativa alla sanità territoriale Sassuolo si è isolata, aggravando e sottolineando ancora una volta la marginalità del ruolo politico che la nostra città ormai ricopre all’interno del distretto e della Provincia.
La scelta operata dall’attuale amministrazione è incomprensibile e irresponsabile, perché davanti a una riforma e a un investimento rilevante per il nostro ospedale era necessario esprimere una posizione chiara.
Il PD di Sassuolo è contrario, e seriamente preoccupato per l’atteggiamento isolazionista che il nostro Comune ha assunto negli anni.
Ci preoccupa che il Governo Meloni abbia tagliato 1,5% di PIL dalla Sanità pubblica; ci preoccupa che la nostra amministrazione non abbia idee da proporre per il proprio territorio.
A differenza da quanto accade a livello nazionale, l’Emilia-Romagna ha formulato una proposta di legge che mira a sbloccare il turnover delle professioni sanitarie (di competenza dello Stato) e a portare la spesa per la Sanità a livello nazionale dal 6% al 7,5%, aumentando gli investimenti di 4 miliardi di euro.
Il PD Emilia-Romagna, e il PD Sassuolo con esso, stanno raccogliendo le firme presso i banchetti cittadini per sostenere tale proposta.
La Sanità pubblica è un diritto di tutti, sancito dalla Costituzione: è dovere di ciascuno di noi difenderla e preservarla con orgoglio” conclude il PD sassolese.