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“La nostra vita grazie ai funghi”, parola di micologo

A Cerreto Laghi al via il Mondiale con meeting sabato 7

Oltre 300 squadre, un migliaio di persone coinvolte. Al via a Cerreto Laghi, sabato 7 e domenica 8 ottobre. La sfida quest’anno sarà diversa: da chi raccoglie più funghi, a chi rispetta di più il bosco.

Primo appuntamento sabato, alle ore 17, presso Park Hotel con la conversazione con il dottor Andy Taylor, ecologo presso il James Hutton Institute di Aberdeen e il dottor Costantino Bonomi responsabile settore botanico del MUSE di Trento. Titolo dell’iniziativa “Da raccoglitori a custodi – senza i funghi non ci sarebbero piante e foreste e senza di loro non ci saremmo noi”. Conduce Marco Montanari, agronomo e micologo.
“La mia è una passione per i funghi nata 50 anni fa – spiega l’esperto – con la frequentazione della natura insieme a mio padre. Poi durante gli studi la loro conoscenza scientifica e in tempi più recenti tramite l’associazione APB (A Passeggio nel Bosco) con la quale abbiamo condiviso e diffuso in quasi venti anni di attività esperienze e conoscenze”.

Perché i funghi sono importanti anche per la nostra vita?
Montanari, micologo: “All’Università studiai i funghi come patogeni delle piante, ma anche come agenti indispensabili nelle trasformazioni di molti prodotti agricoli (si pensi al pane, alla birra, al vino e molto altro), e infine come prodotti da coltivare. Poi, oltre a queste visioni che potremmo definire utilitaristiche, è arrivata la conoscenza del ruolo fondamentale che hanno all’interno di diversi ecosistemi con conoscenze sempre più sorprendenti e nuove applicazioni. I funghi non sono solo importanti per la nostra vita, ma addirittura indispensabili. Senza di loro sarebbe molto diversa. Noi, come tutti gli altri animali ma anche vegetali che oggi conosciamo senza i funghi non ci saremmo. Probabilmente ci sarebbero altre forme, ma non le attuali. Questo varrebbe anche se venissero meno alcune categorie: ad esempio se non ci fossero quelli che degradano il legno le foreste diverrebbero presto un assurdo cumulo di tronchi a terra che impedirebbero qualsiasi rinnovazione di alberi e arbusti” .

Perchè la cultura di raccogliere più funghi non è più attuale? 
“Perché è figlia di una concezione di ‘rapina’ dell’ambiente, fine a sé stessa ed anche insostenibile. Poi, al di là dei raccoglitori professionali che alimentano i mercati con il prodotto spontaneo, portarsi a casa tanti funghi è spesso un inutile spreco. Pulirli richiede tempo, la loro conservazione non è facile come sembra e sappiamo che anche il loro consumo deve essere cosciente e moderato. ‘Chi ne raccoglie di più’ era ed è una tendenza alimentata anche dalla ostentazione, ieri dal bar, oggi sui social. Ci sono le norme regionali che regolano modalità e quantità della raccolta che come tali vanno rispettate, ma io credo che ciascuno di noi potrebbe darsi una ulteriore auto-disciplina senza sacrificare null’altro che l’eccesso”.

Quale significato ha un mondiale che il Parco nazionale dell’Appennino tosco-emiliano chiede più attento al fungo più bello, all’educazione, alla raccolta dei rifiuti nel bosco?
“È un punto di svolta. La raccolta dei rifiuti, uno sguardo alla bellezza e una sessione formativa hanno sempre fatto parte del mondiale. Dopo anni dedicati alla competizione, se pure entro regole ben definite e coerenti con le norme vigenti, abbiamo ritenuto di offrire agli appassionati una prospettiva nuova: quella della custodia di un bene prezioso quale è l’ecosistema bosco che comprende infinite bellezze tra le quali i funghi. Per questo abbiamo pensato di premiare la bellezza e non la quantità. È la strada cui accennavo prima che dovrebbe portare a un cambio di paradigma: se il fine del raccoglitore era ‘fare giornata’, domani si vedrà, l’obiettivo di chi custodisce è invece quello di guardare al futuro per consegnare ciò che ha custodito ancora integro e in condizioni tali che chi verrà dopo di noi possa goderne. Un bel salto no?”

Cosa minaccia il bosco e i funghi oggi?
“Un discorso complesso. Diciamo che in Italia le superfici boscate aumentano in quantità ma spesso sono fragili e lontane da buone condizioni di ‘stabilità’. L’ecologia, disciplina scientifica tra le più complesse, ci insegna che i sistemi più resistenti sono quelli complessi e ricchi di diversità. Dunque la diminuzione della biodiversità è la vera minaccia. Causano perdita di biodiversità animale e vegetale la distruzione, la degradazione e la frammentazione degli habitat, a loro volta causate sia da calamità naturali sia e soprattutto da profondi cambiamenti del territorio operati dall’uomo con la cementificazione. A farne le spese sono la campagna, il bosco, l’area umida, la prateria. E poi il grande tema del cambiamento climatico”.

Il cambiamento climatico influisce sui funghi?
“Le condizioni climatiche sono tra quelle più importanti che incidono sulle comunità dei viventi; funghi compresi. Se in più consideriamo che molti dei funghi di interesse dei raccoglitori vivono principalmente in simbiosi con piante arboree e/o arbustive, ecco che la scomparsa o modificazione qualitativa delle relative popolazioni evidentemente ha una ricaduta anche su chi vive in simbiosi con loro. I funghi sappiamo, e ne parleremo diffusamente nel convegno di sabato 7 ottobre, che costituiscono una straordinaria rete di collegamento tra loro e le piante con le quali vivono in simbiosi. È un “meccanismo” straordinario e sofisticato il cui funzionamento non ci è ancora del tutto noto. Ciò che invece è chiaro è che ogni fattore che lo perturba potrebbe potenzialmente portare a conseguenze gravissime”.

Mondiale del fungo di Cerreto Laghi, il programma

Sabato 7 ottobre

Dal mattino consegna pettorali presso la tensostruttura ai piedi delle piste dove sarà allestita la mo-stra micologica a cura dell’associazione “A passeggio nel Bosco”
Presso il Park Hotel Convegno: “Da raccoglitori a custodi”.
ore 16:30 registrazione partecipanti
ore 17:00 Saluti istituzionali Dott. Giuseppe Vignali Direttore PNATE
ore 17:05 Introduzione e inizio lavori
ore 17:15 I funghi come fondamento del nostro mondo a cura del Dr. Andy Taylor
ore 17:40 Alberi e funghi: una incredibile rete di relazioni a cura del Dott. Costantino Bonomi
ore 18:00 Conversazione con i relatori
ore 18:30 Spazio domande
ore 19:00 Fine lavori e ritiro attestati di partecipazione ( AIGAE riconoscerà 1 credito agli associati)

Presso Igloo dalle 18 aperitivo musicale con i ragazzi di Radio Sentenza

Domenica 8 ottobre

Alle ore 7 ritrovo per partenza competizione presso la tensostruttura, dalle 8 alle 12 svolgimento gara, ore 15 proclamazione del vincitore e premiazioni.

Nato da un’idea di Fra’ Ranaldo, il Mondiale del fungo è organizzato ogni anno dal Parco Nazionale dell’Appennino Tosco Emiliano ed i Briganti di Cerreto, in collaborazione con l’associazione ‘A passeggio nel bosco’ e Geoticket s.r.l. con il patrocinio del Comune di Ventasso, impegnati nell’organizzazione gli operatori turistici di Cerreto Laghi e non solo. Nei ristoranti del luogo si propongono menu tipici a base di funghi a prezzi speciali, nei boschi escursioni guidate organizzate dalle guide ambientali del territorio, presso la tensostruttura mostra micologica a cura dell’associazione ‘A passeggio nel Bosco’ e tante iniziative con mercato artigianale ed eno-gastronomico.

















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