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Adesso basta! A Modena 8 ore di sciopero di Cgil e Uil venerdì 24 novembre

Prosegue anche a Modena il percorso di mobilitazione proclamato da CGIL e UIL: dopo la grande manifestazione dello scorso 17 novembre che ha coinvolto lavoratrici e lavoratori dei settori pubblici, poste e trasporti, venerdì 24 novembre si torna in piazza.

Si sciopera 8 ore nell’ambito della tornata di scioperi su tutto il territorio nazionale per cambiare la Legge Finanziaria 2024 e per rivendicare una diversa politica economica, sociale e contrattuale, che non solo è possibile, ma necessaria e urgente. Daniele Dieci (segretario Cgil Modena) e Roberto Rinaldi (coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia) spiegano le ragioni dello sciopero che interessa i settori privati e la filiera del privato.

“Da diversi mesi, e ormai da 2 anni, portiamo avanti la mobilitazione unitaria di Cgil e Uil per rivendicare un modello alternativo e diverso di società da quello che stiamo vivendo – spiega Daniele Dieci segretario Cgil Modena – la manovra Finanziaria del Governo peggiora le condizioni dei lavoratori e pensionati che rappresentiamo: si va in pensione più tardi, si guadagna meno, non ci sarà 1 euro in più nelle buste paga dei lavoratori, si taglia su sanità e scuola e su tutti i finanziamenti per la sicurezza sul lavoro, sul trasporto pubblico. Non contrasta il precariato. Non è la società che vogliamo. Il nostro modello di Pese è completamente antitetico a quello delineato dalla legge Finanziaria, non risponde alle esigenze delle persone”.

“Questo Governo non propone una visione alternativa – prosegue Dieci – aumenta il precariato, tagliano sanità pubblica, scuola, pubblico impiego, sicurezza sul lavoro, sono più di 700 le vittime sul lavoro da inizio anno, non ci basta lasciar fare all’impresa, vogliamo realizzare un’idea alternativa di società e mettere al centro della vita delle persone”.

Cgil e Uil convengono che le persone stanno peggio di come stavano prima, e i sindacati non possono stare fermi.

“Agli ultimi 4 Governi abbiamo presentato piattaforme unitarie che mettono al centro le persone ed il lavoro dignitoso- afferma Roberto Rinaldi coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia – questa manovra è difensiva, inciderà per lo 0,2% del Pil, non ci sono investimenti per tutto il mondo del lavoro, non ci sono risposte su precarietà, potenziamento delle politiche salariali, le buste paga di gennaio saranno uguali a quelle di dicembre, con l’inflazione al 17% negli ultimi anni. Abbiamo chiesto di avviare una grande stagione di rinnovi contrattuali, sia nel pubblico che nel privato magari detassando gli aumenti contrattuali, ma non ci è stata fornita la risposta, non c’è redistribuzione a favore delle persone che sono in difficoltà. Sul piano della lotta all’evasione fiscale, sono circa 100 miliardi evasi ogni anno, ma non è stata avviata una politica in questo senso, l’extra tassa sugli extra profitti delle grandi realtà aziendali ad esempio big pharma e le industrie delle armi, multinazionali del food che si sono arricchite in questi anni, è diventata un dogma.
Le risposte non ci sono, il Governo gira la faccia dall’altra parte, è forte con i deboli e debole con i forti, basta questo con questo scempio!

Anche la Legge Fornero doveva essere cambiata ed invece è peggiorata, opzione donna è stata messa da parte, si va in pensione più tardi con assegni più bassi, i pensionati sono ancora una volta il bancomat di questo Governo, insieme a lavoratori e lavoratrici dipendenti”.

“Ci stanno rubando il futuro ed è per questo che come Cgil e Uil chiediamo a tutti i modenesi di aderire agli scioperi, diritto Costituzionale previsto per rivendicare condizioni di vita migliorative e sostenere la mobilitazione in piazza il 24 novembre!”.

La manifestazione prevista per la giornata del 24 novembre prevede il corteo da piazzale Tien An men (davanti allo stadio Braglia, concentramento ore 9), tragitto per largo Sant’Agostino, via Emilia Centro e arrivo in piazza Grande per gli interventi dal palco di Nicola Maria Russo (Uil Modena e Reggio Emilia), delegate e delegati e alle 11.30 comizio conclusivo di Luigi Giove (Cgil nazionale).

















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