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A San Polo d’Enza i carabinieri ospitano gli scolari in caserma per una lezione di legalità

Promuovere la “cultura alla legalità” nei confronti degli studenti attraverso incontri didattici, sia negli istituti scolastici che nelle caserme, grazie anche alla collaborazione con i dirigenti scolastici e il corpo docente. Questa in sintesi l’iniziativa promossa dall’Arma dei Carabinieri d’intesa con il Ministero dell’Istruzione che mira a far accrescere sin dall’età scolare la cultura alla legalità. Ciò con il fine di diffondere i valori del rispetto delle regole.

In tale ambito anche i Carabinieri della Stazione di San Polo d’Enza hanno già svolto lezioni, dapprima recandosi presso le scuole, e questa volta ospitando presso la caserma cinque classi delle quinte elementari, per complessivi 90 scolari delle scuole dei comuni di San Polo d’Enza, Canossa e Monchio.

“Da molti anni la nostra istituzione è sensibile all’educazione alla legalità da parte di giovani e giovanissimi, per diffondere i valori del rispetto delle regole – commenta il colonnello Andrea Milani, comandante provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia – In quest’ottica l’Arma reggiana proseguirà, anche grazie alla fattiva collaborazione dei dirigenti scolastici, a diffondere nelle scuole i valori di legalità con il fine precipuo di salvaguardare il bene degli studenti”.

Ieri mattina i bambini sono stati accolti in caserma dal comandante della stazione dei carabinieri di San Polo d’Enza e dai colleghi. Hanno dapprima visitato la caserma e successivamente sono stati intrattenuti dai militari, mostrandosi interessati alle lezioni e tempestando di domande i carabinieri. Il fenomeno maggiormente diffuso tra i più giovani – hanno sottolineato i militari – è la pubblicazione di foto sensibili tramite social e cellulari, una “mania” tra i minorenni che rischiano di venire denunciati per il reato di diffusione di materiale pedopornografico. Tanti anche i consigli per un corretto utilizzo di internet: non acquistare abiti o telefoni di marca a prezzi troppo bassi, se sono rubati si incorre nel reato di ricettazione; provvedere sempre al backup di fotografie e dati; scaricare le App che permettono di ritrovare il cellulare in caso di furto o smarrimento; non frequentare siti che non si conoscono e che offrono tutto gratis perché sono pieni di virus come il CryptoLocker che infetta i sistemi Windows chiedendo un pagamento per la decriptazione; salvaguardare i diritti d’autore e non scaricare film e musica illegalmente; leggere sempre bene cosa offrono le varie finestre che si aprono perché a volte carpiscono abbonamenti; cancellare sms strani e non richiamare numeri sconosciuti perché rubano denaro. Gli incontri stanno offrendo anche l’occasione per illustrare l’organizzazione dell’Arma dei Carabinieri e fornire una generale infarinatura sugli aspetti giuridici di alcuni reati e parlare della sicurezza della circolazione stradale.

 

















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