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Nuovo Piano urbano del traffico a Vignola: una città con strade più sicure per tutti

Riduzione della velocità, fluidificazione degli spostamenti, strade scolastiche e riqualificazione di comparti cruciali per la viabilità cittadina: nella serata di martedì 30 gennaio, il Consiglio comunale di Vignola ha approvato, con il voto della maggioranza, l’aggiornamento del PUT, il Piano Urbano del Traffico, immediatamente esecutivo.

“Alcune delle misure previste – spiega l’assessore alla Viabilità e Mobilità sostenibile Niccolò Pesci – sono già in corso di adozione, altre dovranno essere realizzate nei prossimi mesi. L’obiettivo principale è quello di aumentare la sicurezza sulle strade cittadine, in particolare per i cosiddetti utenti deboli della strada. L’aggiornamento del PUT conferma le innovazioni introdotte con il Piano del 2005, allora all’avanguardia, e le aggiorna alle esigenze dell’oggi”.

Occorre, quindi, moderare la velocità e in questa direzione si collocano sia le Zone 30 già in vigore sia i test su Vignola Città 30 tenutisi tra ottobre e novembre, i cui risultati verranno presentati sabato 24 febbraio nel corso di uno specifico convegno. Anche le strade scolastiche, divenute permanenti a gennaio con il riavvio dell’anno scolastico dopo la pausa natalizia, sono in linea con gli obiettivi del nuovo PUT. Rispondono agli obiettivi della ciclabilità e fluidificazione del traffico le due opere in corso di realizzazione grazie ai Fondi PNRR: la rotatoria della Pieve con annesse ciclabili e la riqualificazione di via Plessi con le rotatorie all’incrocio con le vie di Mezzo e per Spilamberto.

Vengono introdotti poi quattro progetti speciali in altrettante zone che, negli anni, si sono rivelate cruciali per la viabilità cittadina e per i quali sono già in corso o partiranno specifici percorsi partecipativi di confronto con i residenti, gli utenti e i rappresentanti delle categorie economiche. Il primo comparto è quello che si sta disegnando attorno al nodo viario tra la tangenziale e via per Sassuolo: qui è già in funzione il nuovo Polo della sicurezza, ma prossimamente cominceranno anche i lavori per la realizzazione del nuovo Polo socio-sanitario. Sulla viabilità della zona è al lavoro anche un apposito tavolo, a cui siedono non solo i soggetti pubbici ma anche quelli privati interessati come la cioccolateria Messori, nell’ambito del percorso avviato in seguito alla richiesta di trasferimento del negozio Coop. Altro comparto strategico è quello dell’ex mercato ortofrutticolo e della stazione dei treni: nel giro di un paio di mesi verrà presentato il Piano particolareggiato comune, che vale anche come piano di dettaglio per la viabilità. Com’è noto, il progetto è stato accompagnato da un percorso partecipativo sulle funzioni da ospitare nei due contenitori. Terzo comparto preso in considerazione dal PUT è il centro storico: entro i primi di marzo, le progettiste vincitrici del Concorso di progettazione per la riqualificazione dell’area presenteranno il progetto definitivo che riguarda anche la viabilità, mentre il percorso partecipativo Agorà della Cultura ha presentato una serie di richieste che verranno tenute in considerazione dall’Amministrazione comunale. Infine, novità inserita nell’aggiornamento del PUT, il comparto di viale Vittorio Veneto per il quale si prevede la riqualificazione dell’asse viario, nel confronto con i residenti, i commercianti, l’azienda del trasporto pubblico e gli utenti. Anche qui l’obiettivo è la messa a punto di un progetto complessivo che possa poi raccogliere le risorse necessarie.

Infine, l’impegno per la manutenzione e la messa in sicurezza di via per Spilamberto, direttamente collegate alla viabilità nel comparto Brodano Nord i cui piani particolareggiati convenzionati stanno partendo e al progetto di Bretella a servizio della zona artigianale, per la quale dovrebbero esserci presto sviluppi.

Il Piano Urbano del Traffico fu adottato, nel giugno scorso, dalla Giunta e poi aperto alle osservazioni. 12 le osservazioni presentate: sono state valutate, ma nessuna è stata accolta in quanto, una parte introduceva temi non di stretta pertinenza del PUT e un’altra parte richiedeva una progettualità più ampia su cui, eventualmente, potrebbe aprirsi un ragionamento in vista dei prossimi aggiornamenti del Piano.

















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