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Doppio appuntamento in biblioteca giovedì e sabato a Finale Emilia

Marina Martelli presenta “La tempesta nel bicchiere”; Fabio Montella sarà ospite con il suo “Speriamo in giorni migliori”

Saranno due le presentazioni di libri che la Biblioteca Comunale Giuseppe Pederiali di Finale Emilia ospiterà nel corso di questa settimana.

Si comincia giovedì 22 febbraio, alle ore 18.00, con Marina Martelli che racconterà del suo “La tempesta nel bicchiere” (Laura Capone Editore, 2022), nelle cui pagine affronta, con grande sensibilità, un tema molto delicato che riguarda un numero crescente di persone: la vita degli anziani colpiti da malattie invalidanti e l’assistenza di cui necessitano.

Marina Martelli, avvocato, è nata a Mantova e vive in provincia di Bologna. Scrive racconti e romanzi, con i quali ha vinto premi letterari nazionali (Premio Brianza 2018, Premio Città di Montefiorino 2018 e Premio Svicolando 2017) e ha conseguito significative segnalazioni e riconoscimenti. Il suo romanzo di esordio “Le cose a metà” (Panda Edizioni, 2021) ha vinto la V edizione del Premio Nazionale Giorgione nella sezione narrativa inedita, mentre “La tempesta nel bicchiere” è stato tra i finalisti con proposta di pubblicazione della X edizione del Premio Nazionale Letteratura Contemporanea, nella sezione romanzo inedito.

 

Sabato 24 febbraio alle ore 17.00, sarà il giornalista e storico Fabio Montella a essere ospite della Biblioteca Pederiali con il suo “Speriamo in giorni migliori” (Giuntina, 2021). Un’opera dedicata alle vicende degli ebrei stranieri a Modena tra il 1933 e il 1947, frutto di un approfondito lavoro di ricerca in diversi archivi nazionali che ha permesso all’autore di ricostruire una vicenda in gran parte inedita e ricca di notevoli spunti di interesse.

Erano circa 500 gli ebrei presenti sul territorio modenese quando, il 30 novembre 1943, venne emanato dalla Repubblica Sociale Italiana l’ordine di polizia n° 5, che imponeva il loro arresto e deportazione. Erano donne e uomini di ogni età e condizione sociale. Alcuni di loro erano italiani, appartenenti a comunità da sempre ben integrate nei tessuti cittadini; ma vi erano anche molti ebrei stranieri o apolidi che studiavano all’Università o si erano laureati a Modena, oppure che erano arrivati in questa provincia prima dell’8 settembre 1943 per sfuggire alle persecuzioni e agli effetti della guerra. Tra questi ultimi, vi erano anche i ragazzi di Villa Emma.

Nel libro si racconta del “giusto tra le Nazioni”, sacerdote prima a Finale Emilia poi a Massa Finalese, Don Benedetto Richeldi e della rete di persone e relazioni che gli consentì di mettere in salvo dalla deportazione prima numerosi ebrei internati a Finale Emilia e poi giovani renitenti alla leva ed ex prigionieri alleati.

La pubblicazione di Montella è frutto della collaborazione tra l’Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Modena e la Fondazione Villa Emma-Ragazzi ebrei salvati di Nonantola, con l’obiettivo di indagare storie e memorie del Novecento, con particolare riferimento a questioni ed eventi legati al secondo conflitto mondiale.

Fabio Montella, nato a Mirandola, è ricercatore indipendente e giornalista professionista. Collabora con l’Istituto storico di Modena, con la Fondazione Villa Emma di Nonantola e con altri enti e istituzioni nazionali per ricerche sulla storia del Novecento. Tra i volumi più recenti: “Gli squadristi di Modena (1919-1923). Protagonisti, pratiche e rappresentazioni della violenza alla nascita del fascismo” (Artestampa, 2023 “La spagnola. Storie e cronaca della pandemia influenzale del 1918” (Gaspari, 2022); “Bagliori d’incendio. Conflitti politici a Modena e provincia tra Guerra di Libia e Marcia su Roma” (Mimesis, 2021); “Storie senza approdo di migranti italiani” (Clueb, 2021).

















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