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Peste suina, in Provincia a Modena il punto con Regione e operatori

Mammi: pronti 10 milioni di euro per la biosicurezza

«Occorre attivare immediatamente tutte le precauzioni per prevenire la diffusione della peste suina africana che può causare gravi danni ai nostri allevamenti suini e a tutta la filiera che nel modenese è un settore fondamentale». Lo ha affermato il presidente della Provincia di Modena Fabio Braglia, nel corso dell’incontro promosso dalla Provincia martedì 13 marzo, con l’Assessore regionale Alessio Mammi e con i dirigenti responsabili degli assessorati Agricoltura e Politiche della Salute, in merito all’evolversi della diffusione del virus della peste suina africana sul territorio regionale.

All’incontro erano presenti anche rappresentanti delle amministrazioni comunali del territorio, le associazioni venatorie e agricole, numerose associazioni di categoria, l’Ente gestione parchi Emilia centrale, sindacati,  consorzi e i consiglieri regionali Luca Sabbatini, Giulia Pigoni, Luca Cuoghi e Francesca Maletti.

Per l’assessore regionale Mammi «la priorità della Regione, in questo momento, è quella di scongiurare il rischio di impatti negativi su intere filiere produttive, legate direttamente e indirettamente all’attività suinicola. A questo proposito abbiamo stanziato quasi dieci milioni di euro per la biusicurezza territoriale e intendiamo attivare anche qui una cabina di regia operativa per coordinare le attività di miglioramento dei livelli di sicurezza e per l’eradicazione del cinghiale, come già in corso nelle zone più a rischio come Parma e Piacenza. L’obiettivo – ha concluso Mammi – lo raggiungeremo solo agendo tempestivamente e in maniera sinergica e coordinata con tutti i soggetti che operano nei diversi contesti».

«Vista la presenza di cinghiali sul territorio modenese – ha aggiunto Braglia – potenziale veicolo dell’infezione, occorre mettere in campo le azioni per proteggere gli allevamenti e impedire la diffusione della malattia; è un problema assolutamente da non sottovalutare perché porta al blocco delle esportazioni delle carni e dei derivati con possibili enormi danni all’economia modenese. Anche i cittadini possono dare il proprio contributo».

La Regione Emilia-Romagna ha istituto il numero telefonico 051 6092124 per segnalare ai servizi veterinari dell’Ausl un cinghiale morto o i resti del cinghiale stesso (la sua carcassa, oppure le ossa) chiamando il numero telefonico.

La peste suina africana, di tipo virale, non colpisce l’uomo, ma i suini e i cinghiali ed è altamente letale negli animali colpiti; non esiste alcun trattamento o vaccino ed è responsabile di pesanti conseguenze economiche dovute ai costi di eradicazione e al blocco delle esportazioni di prodotti italiani di eccellenza.

Il materiale cartaceo della campagna informativa è disponibile nelle sedi dei servizi veterinari, nelle sezioni provinciali dell’Istituto Zooprofilattico sperimentale Lombardia e Emilia-Romagna e nei centri visita di parchi e aree protette.

Per maggiori informazioni, consultare il sito regionale https://www.alimenti-salute.it/salute-animali/psa-peste-suina-africana.

















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