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Fusione Toyota Material Handling Manufacturing Italy – Simai

Garantita la piena occupazione ed estesa la Contrattazione Integrativa Aziendale

A conclusione di un lungo confronto iniziato il 7 febbraio 2024 e sviluppatosi in 5 incontri, nelle serata di martedì 12 marzo 2024 è stato sottoscritto l’accordo sindacale per la fusione dell’azienda Simai all’interno di Toyota MHMI a decorrere dal 1° aprile 2024.
La Società Simai, specializzata nella produzione di carrelli per il trasporto di materiali con sede in San Donato Milanese, era già stata acquisita dal gruppo Toyota MHMI nel 2016, ma dal prossimo mese di aprile ne rappresenterà a tutti gli effetti una unità produttiva.

“L’accordo sindacale raggiunto dalla Fiom di Bologna e dalla Fiom di Milano, con le rispettive RSU – spiega una nota dello stesso sindacato – non solo ha garantito il mantenimento della piena occupazione presso l’unità produttiva di San Donato Milanese, ma ha anche previsto un percorso progressivo di piena applicazione nei prossimi anni del Contratto Integrativo Aziendale di Bologna anche alle lavoratrici e ai lavoratori del sito milanese, primo atto per arrivare poi nel 2026 al rinnovo della contrattazione integrativa per l’intero gruppo. Quest’ultima condizione è stata tutt’altro che scontata, considerando l’approccio iniziale avuto dall’azienda di rifiuto di un percorso di armonizzazione contrattuale tra le due realtà produttive”.

“Il Contratto Integrativo Aziendale di Toyota – proseguono Fiom Cgil Bologna, Fiom Cgil Milano, Fiom Toyota – rappresenta uno dei punti più avanzati della contrattazione aziendale per il territorio bolognese, che garantisce, tra i vari interventi, una riduzione strutturale del lavoro a turni da 40 a 35 ore settimanali a parità di salario e interamente a carico aziendale; il riconoscimento di ulteriori permessi retribuiti per visite mediche e per l’assistenza di figli, genitori e familiari; una implementazione del sistema di inquadramento con la creazione di ulteriori livelli; politiche di contrasto alla precarietà, con una riduzione a 12 mesi dei tempi di stabilizzazione e il divieto dell’utilizzo dello staff leasing; incrementi salariali complessivi superiori al 35 % rispetto a quanto previsto dal Contratto Nazionale”.

“Aver esteso progressivamente nei prossimi anni la Contrattazione Integrativa Aziendale dello stabilimento di Bologna a quello di San Donato Milanese – conclude il sindacato – dà ancor più valore a un sistema di serie relazione sindacali, utili per assicurare solide prospettive industriali e garantire buona occupazione in due territori, quello di Bologna e quello di Milano, in cui la contrattazione portata avanti dalla Fiom fa la differenza”.

















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