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Campagnola Emilia: botte, minacce e offese alla moglie

Denunciato e allontanato dalla casa familiare

Con cadenza quasi quotidiana, ha subito offese, minacce e violenze dal marito, che la costringeva a consumare rapporti sessuali completi nonostante il suo dissenso. Maltrattamenti fisici e psicologici quelli compiuti dall’uomo, a seguito dei quali, al termine delle indagini, i carabinieri in forza alla stazione di Campagnola Emilia hanno denunciato alla Procura di Reggio Emilia un quarantenne residente in comune della bassa reggiana. Dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia, violenza sessuale aggravata e lesioni personali aggravate.

La Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia, condividendo con le risultanze investigative dei Carabinieri della stazione di Quattro Castella, ha ottenuto dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia l’applicazione nei confronti dell’uomo della misura cautelare dell’allontanamento dalla casa familiare con l’applicazione del divieto di avvicinamento alla vittima, prescrivendogli di non avvicinarsi all’abitazione della donna e ai luoghi dalla medesima frequentati, nonché dai figli, mantenendo una distanza di 1500 metri e di non comunicare con qualsiasi mezzo e in qualsiasi modo con la persona offesa, disponendo l’applicazione del braccialetto elettronico. Provvedimento di natura cautelare che è stato eseguito dai carabinieri della stazione di Campagnola Emilia che hanno condotto le indagini.

Dalle risultanze investigative è emerso come l’uomo, nel dicembre del 2021, quando ha scoperto che la moglie si era rivolta ad un avvocato per chiedere il divorzio, dava in escandescenza, offendendola con epiteti ingiuriosi e colpendola con un pugno sul volto, tanto da terrorizzare la donna, la quale, anche per il bene dei figli, desisteva dal lasciarlo. Avrebbero avuto così inizio costanti vessazioni fisiche e psicologiche: apostrofata con gravi epiteti ingiuriosi, umiliata, denigrata anche davanti ai parenti, costretta a consumare rapporti sessuali completi nonostante il suo dissenso. Il 3 dicembre dello scorso anno è stata minacciata di morte dall’uomo “armato” di un coltello da cucina. Il 6 aprile scorso, minacciata nuovamente di morte perché accusata di avere rapporti sessuali con altri uomini. Due giorni dopo offesa con epiteli ingiuriosi e colpita con forza ad un braccio. Gravi condotte maltrattanti quelle denunciate dalla donna che, riscontrate dai militari, hanno portato all’odierno provvedimento cautelare. I Carabinieri della Stazione di Campagnola Emilia, ricevuta l’ordinanza applicativa della misura, vi hanno dato esecuzione.

Il procedimento, in fase di indagini preliminari, proseguirà per i consueti approfondimenti investigativi al fine di consentire al Giudice di verificare l’eventuale piena responsabilità dell’indagato.

















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