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‘Di mafia parliamo anche d’estate’: Annamaria Frustaci apre la rassegna dedicata alla legalità

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con “Di mafia parliamo anche d’estate”, la rassegna ideata e condotta dal giornalista Pierluigi Senatore, che giunge quest’anno alla sua quarta edizione. Il primo evento, in programma domani (venerdì 10 maggio) alle ore 21 nel Loggiato del Castello, avrà come protagonista Annamaria Frustaci, Sostituto Procuratore presso la Procura distrettuale antimafia di Catanzaro, da tempo nel mirino della ‘ndrangheta. L’ingresso è libero.

In occasione dell’appuntamento, la magistrata parlerà del suo libro “La ragazza che sognava di sconfiggere la mafia”, storia di una 13enne calabrese che capisce che il solo modo per sconfiggere la mafia, insinuata tra le case e le vie della sua terra, è guardarla in faccia con onestà e coraggio. Un libro per bambini in grado di fare riflettere anche gli adulti e ambientato in un luogo, la Calabria, che l’autrice conosce molto bene.

Annamaria Frustaci è nata a Catanzaro e cresciuta a Sant’Andrea Apostolo dello Ionio. Dopo essersi laureata con il massimo dei voti in Giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Pisa, nel 2010 è diventata magistrato ed è tornata a Catanzaro per svolgere la formazione, spostandosi poi alla procura di Reggio Calabria, dove ha lavorato con Nicola Gratteri. Dopo altri incarichi, nel 2016 è di nuovo a Catanzaro per lavorare nel pool antimafia, costituito dallo stesso Gratteri, che ha rivelato legami tra criminalità organizzata, politica e imprenditoria. Da alcuni anni vive sotto protezione per le minacce ricevute dalla ‘ndrangheta. Annamaria aveva quattordici anni quando il magistrato Gherardo Colombo è stato in visita al liceo classico che frequentava. Quell’incontro le ha insegnato che è sempre possibile cambiare le cose e lottare per la legalità, anche quando si vive in territori difficili.

La rassegna è organizzata nell’ambito del progetto distrettuale GAL – GenerAzione Legale, con il patrocinio di Avviso Pubblico e la collaborazione dell’Università Popolare di Formigine.

















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