Venerdì 17 maggio, alle ore 17, nell’Aula Absidale di Santa Lucia (Via de’ Chiari 25/a – Bologna), la professoressa Sandra Díaz riceverà il Dottorato di ricerca ad honorem in Scienze della Terra, della Vita e dell’Ambiente.
L’ingresso è libero, con registrazione online, e la cerimonia sarà trasmessa anche in diretta streaming sul canale YouTube dell’Alma Mater.
La scienziata argentina è tra le personalità scientifiche più importanti al mondo in campo ambientale e ha offerto contribuiti fondamentali per la comprensione del funzionamento degli ecosistemi terrestri.
La cerimonia accademica sarà aperta dai saluti del Rettore dell’Università di Bologna, Giovanni Molari, a cui seguiranno, per il Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, gli interventi del professor Alessandro Chiarucci, proponente del Dottorato ad Honorem e precedentemente Direttore del Dipartimento, e dell’attuale Direttrice, professoressa Elena Fabbri. Dopo la lettura delle motivazioni e la presentazione del curriculum scientifico, seguiranno la consegna Diploma di Dottorato ad honorem e la lectio magistralis di Sandra Díaz.
Senior researcher del CONICET presso l’Istituto Multidisciplinare di Biologia Vegetale (IMBIV, UNC-CONICET) e docente di Ecologia delle Comunità e degli Ecosistemi alla Facoltà di Scienze Esatte, Fisiche e Naturali dell’Università Nazionale di Cordoba, Sandra Díaz ha avuto un ruolo di primo piano nello sviluppo teorico e nell’attuazione pratica del concetto di diversità funzionale, che permette di comprendere il funzionamento degli ecosistemi in base al ruolo e alle caratteristiche degli organismi che li abitano.
Sandra Díaz – si legge nelle motivazioni che hanno portato al Dottorato ad honorem – rappresenta il perfetto connubio moderno tra donna di Scienza di alto valore e persona seriamente impegnata nel progresso sociale, per una migliore coesistenza tra umanità e natura a scala planetaria. Ha saputo mettere in luce quale sia il valore essenziale della biodiversità per il funzionamento del sistema planetario e anche per il benessere dell’umanità.
È membro dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Stati Uniti, dell’Accademia delle Scienze di Francia, dell’Accademia delle Scienze dei Paesi in Sviluppo e delle Accademie Nazionali delle Scienze e delle Scienze Esatte, Fisiche e Naturali dell’Argentina. È inoltre co-fondatrice di TRY, un’iniziativa globale sui caratteri funzionali delle piante che ha permesso di individuare le principali strategie adattative delle piante a scala mondiale.
Ha fatto parte del Comitato per le scienze della terra del futuro (Future Earth), l’iniziativa integrata del Consiglio internazionale per la scienza (ICSU) e ha co-presieduto la Valutazione globale sulla biodiversità e i servizi ecosistemici (IPBES). Ha lavorato dal 1994 al 2007 al Gruppo intergovernativo sul cambiamento climatico (IPCC), al quale è stato conferito nel 2007 il premio Nobel per la pace, ed è stata una delle autrici principali del progetto Millennium Ecosystem Assessment (Valutazione degli ecosistemi del millennio).
Oltre all’evidente merito scientifico, il prestigio culturale e sociale di Sandra Díaz è testimoniato anche dai numerosi riconoscimenti a lei assegnati, tra cui la Honorary Membership alla British Ecological Society (BES), il Premio Ramon Margalef conferitole dal governo della Catalogna, la nomina da parte della rivista Nature come una delle 10 persone dell’anno per il 2019, il Premio Principessa delle Asturie, la Kew International Medal (riconoscimento attribuito alle persone che hanno dato un contributo significativo alla scienza e alla conservazione della biodiversità), l’elezione a membro straniero della Royal Society, il Premio Gunnerus per le Scienze della Sostenibilità assegnatole dalla Royal Norwegian Society of Sciences and Letters.