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Terreni confiscati alla criminalità: a Formigine piantumato un vigneto

Venerdì, nell’ambito della Sagra di Tabina, la presentazione del progetto di inclusione lavorativa a cura della Fondazione Orione 80, e dei percorsi protetti di ciclismo off-road a cura della Federazione Ciclistica Italiana, comitato di Modena

Venerdì 17 maggio alle ore 18.30 sarà presentato nell’ambito della Sagra di Tabina (Magreta di Formigine) lo sviluppo del progetto realizzato dal Comune di Formigine sui terreni confiscati alla criminalità organizzata.

Infatti, proprio nell’area della ex cava vicina alla sede della Fondazione Orione 80 dove si svolgerà la sagra (via don Franchini 400), è stato recentemente piantumato un vigneto grazie alla convenzione con Ferrari S.p.a., che aveva già fatto piantare specie autoctone su un’area di due ettari.

Il vitigno scelto, grazie all’elevata resistenza alle malattie fungine, consente la riduzione dell’uso di pesticidi e produrrà una varietà di uva bianca adatta alla spumantizzazione. Questa coltivazione rientra nel progetto di inserimento lavorativo e sociale dedicato ai ragazzi ospitati dalla Fondazione Orione 80 che accoglie minori in difficoltà. Gli altri progetti riguardano la coltivazione di grano tenero per la produzione di farine e attività di apicoltura.

Ma le novità non finiscono qui. Infatti, grazie a un finanziamento regionale, saranno realizzati  percorsi protetti e in sicurezza per la pratica del ciclismo fuoristrada (MTB o ciclocross). I percorsi saranno quattro, dal più semplice al più impegnativo, con diverse tipologie di pavimentazione per uno sviluppo completo di circa 1.200 metri. Nello specifico, due percorsi sono dedicati ai più piccoli e avranno una pavimentazione più regolare (macadam e stabilizzato), mentre gli altri due saranno in terra battuta e in ghiaia vagliata; su questi è possibile includere un paio di saliscendi sugli argini della cava e brevi tratti pavimentati con sassi di fiume e rocce per ricreare situazioni rinvenibili nel fuoristrada, oltre a una serie di gobbe e ostacoli di vario genere.

Infine, tutto l’argine della cava rimarrà percorribile a piedi seguendo il tracciato che prosegue anche all’interno della cava e attraversa l’area del “Bosco Ferrari”.

 

















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