“Dopotutto perché no, deve essersi detto Menani: se ha funzionato nel 2019 può benissimo funzionare ancora. E così via con le stesse promesse della passata campagna elettorale. L’abbattimento dello stabile di via Circonvallazione 189, uno dei cavalli di battaglia della maggioranza di centrodestra, torna alla ribalta in questi ultimi giorni di campagna elettorale”, afferma in una nota il PD.
” “Ai sassolesi non vanno raccontate favole”: queste le parole con le quali Gianfrancesco Menani aveva inaugurato la campagna elettorale del 2019, promettendo l’abbattimento della stecca del 189 “simbolo del degrado sassolese”.
Nel corso dei 5 anni del suo governo Gianfrancesco Menani ha assunto più volte l’impegno personale, poi non mantenuto, di procedere all’abbattimento dell’edificio entro fine legislatura. Nel giugno 2022: “Avvieremo la riqualificazione del 189 entro fine mandato”; dicembre 2023: “Presto l’abbattimento del palazzo della vergogna”. Ma quel presto non è mai arrivato”.
“A maggio del 2024 – prosegue la nota del PD – nel corso degli incontri di confronto fra i candidati sindaci, i cittadini apprendono, per bocca dell’attuale sindaco, che gli espropri non sono ancora ultimati. Neppure è chiaro quale sia il progetto per la riqualificazione dell’area: nel 2019 ai sassolesi è stato promesso che la stecca del 189 sarebbe stata sostituita da palestre a servizio dei cittadini, nel corso degli anni l’area è diventata prossima sede della Croce Rossa cittadina e quindi possibile sede per la Guardia di Finanza.
Siamo alla fine della campagna elettorale del 2024; il 189 è sempre al suo posto “simbolo del degrado sassolese” e il sindaco della concretezza lo ripropone fra gli impegni da assolvere nel corso della sua prossima legislatura.
Per usare le parole utilizzate da Gianfrancesco Menani: “Tanti proclami, nulla di concreto”.
Basta raccontare frottole ai cittadini”, conclude il PD.