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Bologna: un sondaggio per misurare il fenomeno delle molestie sui mezzi di trasporto pubblici: l’iniziativa di MezziPerTuttǝ

Dopo il lancio della campagna MezziPerTuttǝ lo scorso 8 marzo, l’estate del trasporto pubblico bolognese ha visto apparire le prime grafiche della campagna e, soprattutto, un QRCode per partecipare al sondaggio anonimo di raccolta dati sulle molestie nei mezzi di trasporto. Il sondaggio costituisce un primo passo fondamentale per poter inquadrare, misurare ed affrontare il fenomeno delle molestie sul trasporto pubblico.

MezziPerTuttǝ è un’iniziativa contro le molestie sul trasporto pubblico, ideata e curata dall’Associazione Road to 50%, con il patrocinio del Comune di Bologna e il supporto di TPER; MezziPerTuttǝ, infatti, mira a creare un ambiente sicuro e inclusivo per tutti gli utenti dei mezzi pubblici sensibilizzando e informando la cittadinanza attraverso una campagna pubblicitaria, coordinata da Renato Scattarella e ideata e realizzata pro bono dai ragazzi e ragazze dell’agenzia Kirweb di Roma. La campagna è supportata da Kirweb, Period Think Thank, Casa delle Donne, Paideia e vede la media partnership di Regaz di Bolo e Socialisti Gaudenti.

“Il fenomeno delle molestie nei mezzi pubblici è diffuso anche nella nostra città, e raramente viene denunciatocommenta Susanna Zaccaria, presidente di Casa delle Donne – Proprio per questo abbiamo deciso di partecipare a questa iniziativa, perché per noi è importante che le donne che subiscono molestie di questo tipo sappiano di potersi rivolgere a noi per trovare aiuto e supporto”.

Il sondaggio, che è già attivo a Bologna ma anche in molte altre città italiane, si pone l’obiettivo fondamentale di far emergere il fenomeno delle molestie sui mezzi di trasporto. Come spesso accade quando si parla di violenza di genere, infatti, questo tipo di molestie sono una di quelle cose che sappiamo esistere, ma su cui non esistono dati o ricerca: non esiste una banca dati disponibile sulle denunce di molestie delle viaggiatrici delle aziende che gestiscono la mobilità pubblica nelle città italiane.

La mancanza stessa di dati e informazioni, d’altronde, è il prodotto della stessa matrice sistemica che produce violenza e molestie. Una delle declinazioni del patriarcato, infatti, è proprio il gender data gap, ovvero l’assenza di dati che tengano conto della differente esperienza in base al genere.

“Vogliamo essere libere di muoverci ovunque e a qualunque ora del giorno e della notte commenta Arianna Vignetti, fondatrice e leader di Road to 50%Le molestie sul trasporto pubblico non possono essere la normalità. La mancanza di dati e di una strategia concreta non permette di affrontare realmente il problema. Sensibilizzare e mappare il problema sono la chiave per combattere il fenomeno in maniera sistematica e continuativa”.

Mentre i QRCode per partecipare al sondaggio attraversano la città a bordo dei mezzi pubblici, il prossimo appuntamento pubblico con MezziPerTuttǝ è per il 26 giugno al Locomotiv in Via Sebastiano Serlio 25. Alle 20 si terrà il Talk, che sarà un’occasione per confrontarsi, creare soluzioni innovative e dare voce all’esperienza di MezziPerTuttǝ insieme ai partner della campagna. A seguire, dalle 21:00, partirà una passeggiata di rivendicazione femminista con “Sex and the City” APS, chi vorrà unirsi sarà benvenut*.

 

















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