Una casa per lo sviluppo dell’autonomia, funzionale, innovativa e integrata nel territorio. Prendono forma le idee che consentiranno al progetto “Dopo di noi”, avviato dal Comune di Calderara alla fine del precedente mandato, di trasformarsi in realtà, una volta che l’edificio che ospiterà la struttura sarà completato, e di ospitare quelli che ne saranno i beneficiari, ossia persone con disabilità motorie o cognitive lievi.
CASA-CARE (Casa Abilitante per lo Sviluppo dell’Autonomia a Calderara di Reno) è uno dei 24 progetti aggiudicatari del bando regionale “Contributi per laboratori territoriali per l’innovazione e la sostenibilità delle imprese 2024 – 2025”, del valore complessivo di 80 mila euro divisi nelle due annualità. Un progetto nel progetto, finalizzato allo sviluppo di dotazioni e soluzioni tecnologiche della struttura che sorgerà tra via Bazzane e via Roma. Per questo un team, composto dal Comune, da Associazione Clust-ER Industrie della salute e del benessere, Tecnopolo dell’Università di Ferrara, AIAS Bologna Onlus e Distretto Pianura Ovest dell’Ausl, sta portando avanti un laboratorio che raccoglie idee e proposte in vista della realizzazione.
«CASA CARE – dice il Sindaco Giampiero Falzone – e il più ampio progetto in cui è ricompresa, “Dopo di noi”, rappresenta un punto fermo del programma di mandato 2024-2029, in prosecuzione di quanto avviato nel precedente. Una proposta innovativa e inclusiva, che giustamente è stata premiata col finanziamento regionale. Stimolare le autonomie abitative e relazionali è un obiettivo nel quale crediamo fermamente: la realizzazione di questo progetto e di tutti quelli contenuti al suo interno farà della struttura un pilastro dell’assistenza alla non autosufficienza, per la città e il territorio. La persona potrà prepararsi all’autonomia abitativa attraverso la gestione dei propri spazi domestici, la collaborazione e la partecipazione alla vita comune: sarà un modo per sentirsi comunità, e per noi la realizzazione della Calderara che vogliamo».
L’edificio in questione è concepito nel rispetto dei requisiti ERS (Edilizia Residenziale Sociale), con un’attenzione particolare alla funzionalità dei locali ma anche al benessere degli occupanti. Sarà dunque anzitutto una casa accogliente e confortevole, con 5 stanze per gli ospiti, ognuna con servizi e angolo cottura, spazi esterni comuni e tanto verde. Collaboreranno al progetto anche alcune aziende del territorio regionale. «CASA CARE – aggiunge l’assessore al Welfare Maria Claudia Mattioli Oviglio – ha il compito di creare le condizioni ideali per il co-housing che la struttura ospiterà, con un mix di soluzioni e tecnologie innovative, inclusivi, flessibili e personalizzabili. L’autonomia, è questo il punto più interessante, sarà replicabile nella futura abitazione».