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Al nido d’infanzia rette scontate per circa 1000 famiglie modenesi

Sono state circa mille le famiglie a Modena che lo scorso anno hanno pagato la retta del nido d’infanzia scontata dal 30 al 50 per cento (ulteriormente ribassata in caso di bambini con disabilità) grazie alla misura regionale per la riduzione degli oneri a carico delle famiglie e per favorire l’accesso ai servizi educativi dei bambini 0-3 anni. Dal 2023 il provvedimento è finanziato principalmente con risorse del Programma Fondo sociale europeo Plus Inclusione con una partecipazione di risorse comunali.

Anche per l’anno educativo 2024/2025 i nuclei con valore Isee fino a 26mila euro godranno di analoghe agevolazioni economiche. Nella seduta di mercoledì 10 luglio la Giunta comunale, su proposta dell’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli, ha approvato infatti l’adesione del Comune di Modena alla misura di sostegno introdotta dal 2019 dalla Regione che inizialmente la finanziava con risorse proprie.
“Si tratta innanzitutto – afferma l’assessora Venturelli – di una manovra di giustizia ed equità sociale. La misura, che rappresenta un sostegno importante per molte famiglie, intende infatti contribuire a garantire sempre più e sempre meglio il diritto alla scuola per tutte le bambine e i bambini, senza dimenticare che le disuguaglianze si contrastano fin dai primi anni di vita”.

Per l’anno scolastico 2024/2025 le risorse del Programma FSE plus destinate a Modena ammontano a circa 946 mila euro, cifra che si stima consentirà anche quest’anno di abbassare la retta a quasi un migliaio delle 1600 famiglie che usufruiscono del servizio di nidi.
La misura di sostegno è rivolta alle famiglie con Isee non superiore ai 26 mila euro dei bambini che frequentano i nidi comunali e convenzionati con accesso da graduatoria pubblica, ma anche a quelli che hanno avuto accesso a un posto privato in nidi convenzionati.
Nello specifico, la manovra sulle rette strutturata dall’amministrazione comunale in base al sistema tariffario prevede che alla tariffa ordinaria sia applicata una percentuale di sconto decrescente al crescere del valore Isee, con una tariffa fissa iniziale e diversi scaglioni fino ai 26mila euro fissati dalla Regione come tetto massimo per accedere al sostegno.
Un’attenzione particolare è riservata alle famiglie con bambini con disabilità per i quali viene riconosciuta un’ulteriore maggiorazione del 10 per cento della riduzione.
In particolare, per le famiglie con valore Isee fino a 5.450 euro la tariffa viene abbattuta fino al 50 per cento (60 per cento in caso di utente disabile) con una retta fissa che, per il servizio a tempo pieno, si riduce a 50 euro al mese e di 35 euro per il servizio a part time.
Anche per le famiglie con Isee da 5.450 fino a 18.500 euro la quota mensile da pagare è dimezzata con sconti da 50 a 161 euro: una famiglia che pagherebbe per il nido 323 euro ne paga 161 (113 se usufruisce del part time, anziché i 226 euro della tariffa ordinaria).
Riduzioni consistenti (del 40 per cento e del 50 per cento nel caso di utenti disabili) per la fascia di popolazione con valore Isee da 18.500 a 21.500: la tariffa minima passa da 323 a 194 euro (per part time da 226 a 135 euro) e quella massima da 386 a 231 euro (da 270 a 162 euro per il servizio part time).
Infine, per i nuclei con Isee da 21.500 a 26mila euro le tariffe sono ridotte del 30 per cento (40 per cento in caso di bambini con disabilità): sono applicati sconti da 116 euro a 140 euro per il tempo pieno. Per fare alcuni esempi, chi dovrebbe pagare 386 euro ne paga 270 (per il part time si passa da 270 a 189 euro), mentre la retta massima da 468 si riduce a 328 euro (229 euro per il part time).
Esempi a parte, lo sconto sarà commisurato alla tariffa di ciascuna famiglia, l’amministrazione modenese infatti applica tariffe puntuali personalizzate calcolate sulla base del valore Isee.
Analogamente gli sconti vengono attuati anche per i bambini che frequentano il nido da privati in strutture educative convenzionate, per i quali la riduzione massima non potrà in ogni caso eccedere in valore assoluto lo sconto massimo previsto per i posti comunali o convenzionati a parità di valore Isee.
I genitori dei bambini che già frequentano le strutture comunali o convenzionate non devono presentare domanda per ottenere la tariffa scontata, poiché le nuove tariffe sono applicate automaticamente dal Settore Servizi educativi in base alle dichiarazioni Isee presentate. Gli utenti privati che frequentano strutture convenzionate devono invece presentare agli uffici del Settore la richiesta corredata da Isee in corso di validità.

















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