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Post alluvione, la Commissione Europea propone di erogare 378,8 milioni di euro a favore della ricostruzione in Romagna

La Commissione Europea ha proposto di erogare 378,8 milioni di euro del Fondo di Solidarietà a favore delle terre colpite dall’alluvione del 2023 in Romagna. Si tratta dello stanziamento maggiore su un totale di oltre 1 miliardo di euro di aiuti complessivi divisi tra Italia, Slovenia, Austria, Grecia e Francia.

“E’ un’ottima notizia, che conferma gli impegni presi dall’Europa nelle settimane successive a quel dramma. Inoltre, la cifra conferma la precisione della stima dei danni che in poche settimane e in piena emergenza le comunità e gli enti locali erano riuscite a fare con la massima trasparenza e serietà. Per questo, a nome della comunità dell’Emilia-Romagna ci tengo a ringraziare la presidente Ursula Von der Leyen per aver dato seguito in modo concreto alla vicinanza dimostrata nelle due visite che fece ai territori colpiti dall’alluvione, così come al commissario all’Economia Paolo Gentiloni- sottolinea la presidente facente funzioni con delega alla Protezione Civile, Irene Priolo-. Risorse importanti che potranno sostenere i piani speciali, per opere strategiche per la messa in sicurezza del territorio a partire dalle casse di espansione, a questo stiamo lavorando con il commissario straordinario alla Ricostruzione Figliuolo”.

“Aspettiamo, invece, ancora una risposta dal Governo- prosegue Priolo-, sia sul versante dei mancati rimborsi alle famiglie, sia sul credito di imposta: in entrambi i casi le promesse, per altro insufficienti a mantenere l’impegno di coprire il 100% dei danni, sono rimasti a oggi semplici annunci senza atti concreti”.

Il Fondo di Solidarietà Europeo è uno strumento dedicato a sostenere i territori colpiti da calamità di grandi proporzioni e destinato a coprire parte dei costi delle operazioni di emergenza e recupero. L’erogazione dei fondi sarà trasmessa in un’unica rata, una volta che la proposta della Commissione sarà approvata dal Parlamento e dal Consiglio.

















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