lunedì, 25 Novembre 2024
16.1 C
Comune di Sassuolo
HomeRegioneGranchio blu, la presidente Priolo incontra il commissario straordinario per l’emergenza Caterino





Granchio blu, la presidente Priolo incontra il commissario straordinario per l’emergenza Caterino

“Siamo vicini ai consorzi e all’intero settore della pesca e dell’acquacoltura, colpiti dall’invasione del granchio blu. I dati del calo di produzione sono drammatici, si sta lavorando per contenere i danni e trovare contromisure adeguate, ma la situazione è grave: per tutelare il prodotto e mettere un freno alla specie aliena ci deve essere collaborazione e impegno da parte di tutti, a partire dalla necessità di una strategia comune di livello nazionale”.

Così la presidente della Regione facente funzioni Irene Priolo al termine dell’incontro oggi a Bologna con il commissario straordinario per l’emergenza granchio blu, Enrico Caterino. Un faccia a faccia, al quale ha partecipato anche l’assessore regionale all’Agricoltura e Pesca, Alessio Mammi, e durante il quale sono state ribadite le priorità di azione nelle prossime settimane: un sostegno concreto alle imprese e ai consorzi per tutelare il reddito, la tutela degli allevamenti di vongole, la salvaguardia della biodiversità, un aiuto per la cattura e lo smaltimento del crostaceo infestante.

“Debellarlo purtroppo è molto complicato, dunque il nostro impegno è quello di mettere in campo tutti gli strumenti di ricerca e innovazione possibili per affrontare e contenere la proliferazione del granchio blu- prosegue Priolo -. Al commissario abbiamo ribadito la nostra disponibilità a collaborare con serietà e responsabilità come abbiamo fatto in questi mesi, restando al fianco di operatori e lavoratori. Nel 2023 la Regione ha già messo a disposizione delle imprese aiuti per un milione di euro e un altro milione è stato messo a bando per lo smaltimento dei crostacei, ma per contrastare un’emergenza di tale portata non è sufficiente l’intervento di un singolo territorio: è fondamentale una strategia nazionale omogenea che disponga di strumenti straordinari per contrastare quella che è una vera e propria emergenza economica e sociale”, conclude la presidente.
Nel Delta del Po e nelle aree costiere di Ferrara e Ravenna, dove si concentrano gli allevamenti e la raccolta delle vongole, il fenomeno ha dimensioni molto estese e ha causato perdite produttive tra Goro e Comacchio di enorme entità.

Da parte del commissario è stata confermata la disponibilità all’elaborazione di un piano, con il contributo dei soggetti coinvolti, per trovare soluzioni e mettere a punto una strategia nazionale in accordo con i Ministeri dell’Ambiente e dell’Agricoltura.

“Il commissario – ha dichiarato l’assessore Mammi- deve essere messo nelle condizioni di operare con strumenti straordinari e non ordinari nei vari ambiti di intervento, perché abbiamo bisogno di fare presto e lavorare in modo concreto per salvare gli allevamenti di vongole e l’acquacoltura delle marinerie di Goro e Comacchio. Questi territori sono un grande patrimonio per il Paese: qui si produce il 55% delle vongole a livello nazionale e il 40% a livello europeo. Si tratta di un’occupazione fondamentale che ha anche un grande valore sociale per le comunità che vivono sul territorio”.

Tra le richieste della Regione, maggiori risorse rispetto a quelle stanziate fino a oggi dal Governo nazionale per la raccolta e lo smaltimento del granchio, aiuti diretti e decontribuzioni per i consorzi di pesca e allevamento, agevolazioni fiscali, sospensione e moratorie dei mutui, diminuzione del costo del lavoro, la possibilità per le imprese di avviare investimenti per essere competitive e finanziamenti in ricerca per trovare sistemi antagonisti efficaci di protezione degli allevamenti.

















Ultime notizie