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Un arresto e una denuncia durante i servizi antidroga dei carabinieri della compagnia Bologna centro

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Bologna Centro hanno arrestato un 26enne nigeriano, residente a Imola, disoccupato e con precedenti di polizia per spaccio di sostanze stupefacenti e resistenza a un pubblico ufficiale. L’arresto è stato eseguito nel pomeriggio del 30 agosto, durante i controlli antidroga che i Carabinieri stavano effettuando tra Piazza XX Settembre, Via Cesare Boldrini, Via Antonio Gramsci e Via Milazzo.

Alla vista del 26enne che stava consegnando qualcosa di sospetto a un soggetto, i Carabinieri sono intervenuti identificando le parti e procedendo al sequestro di 2,5 grammi di una sostanza stupefacente del tipo hashish che il nigeriano aveva ceduto ad un 29enne rumeno. Considerata la situazione e l’area in questione, segnalata dai cittadini alle Autorità, per la presenza di persone dedite allo spaccio e all’acquisto di sostanze stupefacenti, i Carabinieri hanno eseguito una perquisizione personale nei confronti del 26enne, trovandolo in possesso di altri 7,5 grammi della medesima sostanza stupefacente e 330 euro in contanti. Un fatto analogo era accaduto il giorno prima, quando i Carabinieri avevano sorpreso un altro nigeriano 34enne mentre stava cedendo una dose di sostanza stupefacente del tipo eroina a un uomo, davanti a una struttura ricettiva di via Cesare Boldrini.

Il 34enne, trovato in possesso di 190 euro in contanti, era stato denunciato alla Procura della Repubblica di Bologna. Tornando ai fatti inerenti al 26enne, le operazioni sono proseguite in caserma. A quel punto, quando il giovane ha letto gli atti, venendo a conoscenza che sarebbe stato denunciato all’Autorità giudiziaria e che la sostanza stupefacente e i soldi sarebbero stati sequestrati ha iniziato a urlare, minacciando atti di autolesionismo e di morte con frasi del tipo: “Uccido!”, dicendo che non sarebbe andato via se non gli avessero restituito soldi e droga. Una richiesta inammissibile. La situazione è degenerata quando il 26enne, invece di ascoltare i consigli dei Carabinieri che volevano farlo ragionare, li ha aggrediti davanti alla caserma con una tale violenza che per tranquillizzarlo è stato necessario utilizzare la pistola ad impulsi elettrici (TASER) e lo spray urticante al peperoncino. Soccorso dai sanitari del 118, il 26enne, è stato medicato e dimesso con una prognosi di sette giorni. Anche tre Carabinieri hanno riportato prognosi che vanno dai sette ai dieci giorni. Il 26enne è stato arrestato dai Carabinieri. Il Pubblico Ministero di turno presso la Procura della Repubblica di Bologna, ha disposto di procedere con giudizio direttissimo nei confronti dell’uomo.

















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