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Donare il corpo alla scienza: chirurghi a confronto in Ateneo a Bologna, tra sperimentazione e condivisione dei risultati

Saranno due giornate operative quelle organizzate presso il Centro di Anatomica Clinica e Chirurgica Sperimentale e Molecolare dell'Alma Mater, nell’ambito della campagna di comunicazione messa in campo da Università di Bologna e Regione Emilia-Romagna per sensibilizzare i cittadini sulla importanza della donazione del corpo alla scienza

Una decina di équipes chirurgiche del mondo universitario si riuniscono oggi e domani (18 e 19 settembre) per operare su pazienti “speciali”, ovvero sui corpi dei donatori e simulare nel mondo più realistico possibile alcuni interventi che si svolgono giornalmente nelle sale operatorie del mondo.

Si tratta di un ulteriore passo dell’accordo stipulato tra Università di Bologna e Regione ER, per realizzare una campagna di comunicazione e informazione sulla donazione del corpo post mortem alla scienza commissionata dal Ministero della Salute, così come previsto dalla legge numero 10 del 10 febbraio 2022, che per la prima volta disciplina in Italia questo tipo di donazione, con modalità simili a quelle definite per il testamento biologico (DAT).

L’Emilia-Romagna è la prima Regione in Italia a partire, in quanto il Centro di Anatomia Clinica e Chirurgica Sperimentale e Molecolare del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie – DIBINEM dell’Alma Mater,  riconosciuto nel 2021 come Centro di riferimento nazionale per la conservazione e l’utilizzazione dei corpi dei defunti, rappresenta un centro pilota con esperienza ultradecennale nella gestione dei corpi dei donatori tramite un Programma di donazione che, fino all’approvazione della Legge, era in capo al Centro anatomico stesso.

E proprio all’interno del Centro anatomico verranno simulati diversi interventi (dalla Neurochirurgia alla chirurgia del piede…) su corpi di donatori preparati tramite la tecnologia Simlife che permette di vascolarizzare e ventilare i corpi dei donatori brevettata da un’azienda francese con la quale il DIBINEM Unibo ha recentemente stipulato un accordo quadro di collaborazione scientifica.

Il setting chirurgico ricreato presso il Centro anatomico di Unibo consentirà la reale simulazione di ciò che accade in sala operatoria sul paziente. Ogni intervento sarà preceduto da una introduzione del primo operatore e verrà interamente filmato, al fine di creare sia contenuti tecnici didatticamente utili ai medici in formazione e ai giovani specialisti sia contenuti con impostazione maggiormente divulgativa per far comprendere ai cittadini l’importanza della simulazione per la sicurezza della comunità.

E’ dunque a disposizione dei medici di oggi e di domani un patrimonio di conoscenza fondamentale per la sperimentazione e lo sviluppo di tecniche e tecnologie di ultima generazione che permettono la simulazione di procedure ad alta complessità prima di applicarle ai pazienti.

“Credo per l’Alma Mater sia un privilegio, oltre che un dovere istituzionale e morale – afferma la professoressa Lucia Manzoli, Docente di Anatomia e responsabile del Centro anatomico – continuare a tracciare la strada nella formazione medica, che deve partire dall’approfondimento dello studio anatomico anche durante la sperimentazione di tecnologie innovative. La collaborazione con la Regione Emilia-Romagna per il miglioramento della salute pubblica attraverso la sicurezza del paziente offre un ulteriore spunto di collaborazione anche per una riflessione collettiva su un tema delicato ma di altissimo valore etico quale la donazione del corpo alla scienza”.

“La collaborazione con l’Università di Bologna – aggiunge Raffaele Donini, Assessore alle politiche per la salute – è fondamentale, ci unisce l’obiettivo di lavorare per un miglioramento costante del sistema sanitario, pubblico e universalistico, per assicurare ai cittadini un diritto alla cura sempre all’altezza delle nuove sfide. E il tema dell’utilizzo del corpo umano e dei tessuti post mortem a fini di studio e di ricerca scientifica ne è un esempio concreto. Siamo la regione capofila, designati dal ministero della Salute, per una campagna di comunicazione nazionale sulla donazione del corpo che verrà realizzata in collaborazione con il Centro di Anatomica Clinica e Chirurgica Sperimentale e Molecolare dell’Alma Mater, centro di riferimento nazionale. A partire dall’incontro che si svolgerà il 18 e il 19 settembre presso il Centro di Anatomia, la campagna di comunicazione vedrà la piena realizzazione nei prossimi mesi e il nostro auspicio è che possa contribuire in maniera determinante a sensibilizzare i cittadini sul valore etico di  questa opportunità.

















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