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Bologna, controlli del NIL in pubblici esercizi ed attività commerciali finalizzati al contrasto del lavoro irregolare

3 i lavoratori “in nero”; 2 provvedimenti di sospensione di attività imprenditoriale; gravi violazioni in materia di sicurezza e salute dei lavoratori; sanzioni per 70.000 euro

I Carabinieri del NIL (Nucleo Ispettorato del Lavoro) di Bologna e personale del Comando Provinciale Carabinieri di Bologna, nel corso di mirati servizi finalizzati al contrasto delle forme di lavoro irregolare, hanno effettuato ispezioni presso pubblici esercizi ed attività commerciali, finalizzate a prevenire e reprimere i fenomeni dello sfruttamento lavorativo, nonché a verificare il rispetto delle norme in materia prevenzionistica di cui al D.Lgs. 81/20208, a tutela delle condizioni di salute, igiene e sicurezza dei lavoratori.

Le ispezioni, svolte nel territorio dell’area metropolitana di Bologna, hanno consentito di individuare gravi situazioni di irregolarità, quali la presenza di lavoratori “in nero”, ovvero adibiti al lavoro senza alcun contratto e senza alcuna comunicazione obbligatoria di assunzione. Ulteriori irregolarità, inoltre, sono state riscontrate in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro, quali l’omessa formazione/informazione a favore dei lavoratori circa i rischi ed i pericoli riferiti alle mansioni ed a lavoro svolto, la mancata sorveglianza sanitaria dei lavoratori (stante l’accertata omissione da parte dei datori di lavoro, di sottoporre a visita medica preventiva obbligatoria i lavoratori prima dell’impiego, ai fini dell’accertamento dell’idoneità degli stessi alle mansioni specifiche).

In particolare:

BOLOGNA  – Controllo di 2 ristoranti ed 1 bar – pasticceria: riscontrata la presenza di 3 lavoratori “in nero” e gravi violazioni in materia di salute e sicurezza dei luoghi di lavoro – Elevate maxi sanzioni per lavoro “nero” e sanzioni in materia di sicurezza per  60.000 mila Euro.

I Carabinieri del NIL di Bologna, unitamente a personale del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno eseguito accesso ispettivo presso 3 pubblici esercizi siti nel centro città di Bologna, riscontrando presso 1 bar pasticceria la presenza di nr.1 lavoratore “in nero”, sui 3 presenti al lavoro, nonché la mancanza di formazione e la mancanza di visite mediche di idoneità per tutti e 3 i lavoratori controllati.

Analoghe violazioni in materia di sicurezza sono state accertate presso i due ristoranti sottoposti ad ispezione, stante la mancanza di visita medica di idoneità al lavoro e di formazione in materia di sicurezza in relazione a 10 lavoratori complessivamente sottoposti a controllo.

Inoltre presso uno dei due ristoranti, veniva accertata la presenza al lavoro di 2 lavoratori “in nero”, di nazionalità extra UE, in regola con documenti e permessi di soggiorno, ma privi di contratto di lavoro.

Per le violazioni accertate in materia di testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro, i rispettivi titolari delle attività commerciali sono stati deferiti in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria.

Per le 2 attività commerciali presso le quali è stata accertata la presenza a lavoro di lavoratori “in nero”, sono stata irrogate inoltre “maxi sanzioni” per lavoro nero, il cui importo della sanzione e sono stati adottati i provvedimenti di sospensione delle attività imprenditoriali, stante la percentuale di lavoratori irregolari superiore al 10% (soglia minima applicabilità del provvedimento di sospensione) rispetto al numero dei lavoratori regolari presenti.

IN PROVINCIA DI BOLOGNA – Attività Ispettiva presso attività di barbiere – parrucchiere.

I Carabinieri del NIL di Bologna, del Comando Provinciale CC di Bologna, hanno svolto ispezione presso un ‘attività imprenditoriale di barbiere – parrucchiere , ove, in relazione ai 4 lavoratori presenti, veniva accertato, il mancato adempimento da parte del titolare dell’attività commerciale, dell’obbligo di sorveglianza sanitaria e degli obblighi di formazione e informazione nei confronti dei predetti lavoratori impiegati, il quale veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per le predette violazioni.

Elevate complessivamente sanzioni amministrative e ammende per oltre 70.000 euro.

















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