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Attacco incendiario al deposito Seta, FIT/Cisl: “Area priva di vigilanza adeguata. Agire subito per la sicurezza degli autisti e del patrimonio”

Prima di tutto, solidarietà agli autisti Seta, al personale dell’azienda e a tutta la comunità degli studenti e dei pendolari che hanno bisogno del servizio pubblico. Chi attacca gli autobus sta solo colpendo queste persone, in un modo vigliacco. Occorre, però, che l’azienda si dia una mossa e protegga il deposito, da anni completamente privo di vigilanza e di un capillare sistema di videosorveglianza, anche perimetrale. Fit Cisl lo ha chiesto a gran voce e continuerà a farlo”.

 

Così Maurizio Denitto, segretario della Fit Cisl modenese, commenta il nuovo raid che nella notte tra domenica e lunedì ha interessato il deposito Seta, stavolta con un attacco incendiario che per fortuna ha solo scalfito uno degli autobus in sosta annerendone un pezzo di fiancata, procurando invece un piccolo incendio nell’argine esterno alla recinzione perimetrale.

RESPINGERE LA VIOLENZA, CAMBIARE LE PROCEDURE
Voglio essere chiaro: il sindacato non solo respinge ma combatte questo tipo di violenza, che non deve trovare spazio e terreno fertile a Modena. Siccome le parole non bastano, dopo due attacchi in una settimana, sempre alla domenica, occorre però che Seta riveda completamente le sue procedure per la sicurezza del deposito e dei suoi mezzi, del personale e degli utenti – prosegue Denitto –. Non mi stancherò di ripeterlo: nel deposito può entrare chiunque, da anni assistiamo impotenti al saccheggio degli incassi sulle bigliettatrici a bordo dei mezzi in deposito. Abbiamo visto perfino l’ingresso di persone senza tetto che entrano sugli autobus per trovare un rifugio durante la notte”.

 

PROBLEMA PESANTE NEI FINE SETTIMANA

Il momento più critico per la sicurezza si registra nel weekend, dal venerdì pomeriggio il personale amministrativo va a casa e restano solo gli autisti che entrano ed escono coi mezzi. “Chiunque andando a visitare l’esterno del deposito può verificare quanto sia facile avvicinarsi agli autobus o scavalcare la recinzione senza pericolo di essere scoperti, con i mezzi in sosta alla portata dei malintenzionati – osserva Denitto –. Occorre ripristinare subito un servizio di vigilanza nel deposito, ci sono attrezzature che valgono milioni di euro e credo sia un primario interesse di Seta proteggere il suo patrimonio con soluzioni adeguate”.

NON FERMARE L’OPERAZIONE TRASPARENZA SU SETA
Impossibile non pensare alla settimana incandescente che ha accompagnato Seta, dall’inizio dell’anno scolastico e dalla moltiplicazione dei gravi disagi che hanno interessato pendolari e studenti. Può esserci una correlazione con i due fenomeni vandalici degli ultimi giorni? “Non tocca a me sostituirmi agli inquirenti. Quello che posso e devo evidenziare, invece, è che per la prima volta dopo tanti anni si è tornato a parlare seriamente di Seta e del suo futuro vitale per la qualità del trasporto pubblico a Modena – conclude il leader Fit Cisl modenese –. Penso ai cittadini che segnalano problemi e lo fanno per aiutare Seta a migliorarsi, penso alle Istituzioni che intervengono in un modo insolitamente chiaro, cominciando a separare quello che è accettabile da quello che non lo è affatto. Questo cammino deve proseguire con la stessa nettezza e unità d’intenti che finalmente stiamo intravedendo”.

















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