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Reggio Emilia al primo posto nella classifica “Ecosistema Urbano” di Legambiente

La città di Reggio Emilia è al primo posto nella classifica “Ecosistema Urbano”, un traguardo importante che evidenzia l’attenzione della città per la sostenibilità e la qualità della vita. Solo un anno fa Reggio Emilia era al quinto posto, e due edizioni fa al quarto; questo salto in avanti è frutto di un miglioramento complessivo delle performance ambientali della città e dell’adeguamento dei pesi di alcuni indici.

Numerosi indicatori evidenziano questa crescita: a Reggio Emilia si registra un miglioramento nei livelli di inquinamento atmosferico, ad eccezione dell’ozono, e una significativa riduzione dei consumi idrici pro-capite, scesi da 130 a 127 litri al giorno. Inoltre, la percentuale di rifiuti raccolti in modo differenziato è aumentata dall’81,9% all’83,8%, posizionando la città di Reggio Emilia come quinta città in questo ambito.

Anche il trasporto pubblico locale ha visto un incremento, con i passeggeri aumentati da 91 a 102 viaggi pro-capite annui. Sono aumentati i metri quadrati di suolo a disposizione dei pedoni, passando da 52,8 a 56,4 mq per abitante, e sono state ampliate le zone a traffico limitato. Reggio Emilia si continua a distinguere anche per le sue infrastrutture ciclabili, con 48,14 metri di piste ciclabili ogni 100 abitanti, un netto miglioramento rispetto ai poco più di 40 dell’anno scorso. Inoltre, è tra le prime dieci città per numero di alberi ogni 100 abitanti in aree pubbliche, con un incremento da 54 a 60 alberi.

Tuttavia, non possiamo ignorare anche alcune criticità. Servono scelte coraggiose da parte del comune per ridurre il consumo di suolo, specialmente alla luce delle recenti inondazioni causate dagli eventi estremi, (purtroppo sempre più frequenti), dovuti al cambiamento climatico. In aggiunta, purtroppo il numero di giorni di superamento dei limiti per l’ozono è aumentato da 55 a 62, e la produzione complessiva di rifiuti è cresciuta, portando il dato a 661 chili pro-capite all’anno, rendendoci tra le città meno virtuose in questo indice. In particolare, preoccupa il numero di auto circolanti: Reggio Emilia si colloca all’ultimo posto con 88 auto ogni 100 abitanti, un incremento significativo rispetto alle 70 della passata edizione. Per diminuire il numero di auto circolanti e incentivare l’uso della bicicletta, è imperativo garantire la sicurezza dei ciclisti ed una manutenzione adeguata delle piste ciclabili. Infine è fondamentale che la città di Reggio Emilia preservi e tuteli le aree verdi e i boschi esistenti, come il Bosco Ospizio, che rischia di essere abbattuto. Abbattere un albero adulto sano ha un impatto ambientale devastante: un singolo albero maturo assorbe una quantità di anidride carbonica e fornisce benefici ecosistemici che non possono essere compensati immediatamente da nuove piantumazioni. Infatti, ci vogliono decenni affinché un nuovo albero raggiunga un livello di assorbimento e contributo ecosistemico comparabile. Piantare un nuovo albero senza garantirne la successiva manutenzione e crescita è quindi un gesto ecologista di facciata (in inglese: “greenwashing”), vuoto di significato. Non curare gli alberi esistenti significa far morire degli esseri viventi.
Concludendo, la città di Reggio Emilia ha dimostrato di essere all’avanguardia nella gestione ambientale, ma solo insieme possiamo garantire un futuro migliore e ancora più sostenibile per la nostra città. Per restare all’avanguardia serve una mobilitazione coraggiosa e collettiva a tutela dell’ambiente che deve essere portata avanti con coerenza tutti i giorni, da noi cittadini con le nostre scelte quotidiane e dalle scelte quotidiane dell’amministrazione comunale.

















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