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Modena, a Giurisprudenza la tavola rotonda ‘Sguardi di genere sul mondo digitale’

“Swipe, Like, Love” e l’uso di TikTok” dà il via al ciclo Dialoghi del Laboratorio su Discriminazioni e vulnerabilità del CRID di Unimore, il 6 novembre

Al Dipartimento di Giurisprudenza, mercoledì 6 novembre, si svolgerà una tavola rotonda che darà avvio ai Dialoghi organizzati, in occasione del 25 novembre “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, dal Laboratorio su Discriminazioni e vulnerabilità del CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità di Unimore (www.crid.unimore.it). Il ciclo Dialoghi vede la collaborazione del Centro Documentazione Donna e il patrocinio del Comune di Modena e si svolge nell’ambito del Corso di Teoria e prassi dei Diritti umani (Prof. Thomas Casadei).

La tavola rotonda – organizzata in collaborazione con OGEPO – Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità dell’Università di Salerno (referente la Prof.ssa Valeria Giordano) – si terrà presso il Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore (Via S.Geminiano 3, Modena) – Aula S, a partire dalle ore 12.

L’incontro “Sguardi di genere sul mondo digitale: “Swipe, Like, Love” e l’uso di TikTok” sarà occasione di dialogo e scambio a partire dal Progetto di terza missione “TikTok e dintorni: buone pratiche per una cittadinanza digitale sicura nell’era dei social network”.  Si tratta di un progetto che si rivolge ai giovani e alla comunità educante, nonché alla cittadinanza tutta, e che consiste nell’indagare gli usi dei social network, e in modo più specifico quello di TikTok, per comprendere quali siano i rischi e i pericoli derivanti da un uso non consapevole di tali strumenti.

L’intento è quello di studiare criticamente percezioni, uso dei messaggi veicolati dai social network e analizzare il fenomeno delle relazioni interpersonali non sane (dette anche ‘tossiche’) che possono essere favorite da alcuni contenuti facilmente fruibili su TikTok.

Le ricerche – nell’ottica di una cittadinanza digitale inclusiva – avranno il fine ultimo di implementare consapevolezza e buone pratiche nell’uso della rete, con particolare riguardo al raggiungimento della parità di genere, in contrasto con la cultura sessista e con la cosiddetta “mascolinità tossica”.

Il progetto prevede la somministrazione di questionari a studenti e studentesse delle scuole secondarie di secondo grado del territorio modenese e salernitano: saranno somministrati nell’ambito di laboratori sull’uso consapevole delle nuove tecnologie e dei social.  Il progetto si inserisce altresì nell’alveo delle iniziative ricomprese nel Progetto “SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth”, proposto dal CRID – Centro di Ricerca Interdipartimentale su Discriminazioni e vulnerabilità dell’Università di Modena e Reggio Emilia nell’ambito di un bando a cascata promosso dallo Spoke 8 “Risk Management and Governance” della Fondazione SERICS (PE SERICS – PE00000014 – tematica n° 7 “Cybersecurity, nuove tecnologie e tutela dei diritti”) e risultato vincitore con riferimento al Topic 3.a. “Rule, norms, and policies for the protection of the future society – Centro-Nord” del bando.

Partecipano alla tavola rotonda – coordinata dal Prof. Thomas Casadei (Direttore del CRID, Unimore) – le relatrici:

Prof.ssa Valeria Giordano: Ordinaria presso il Dipartimento di Scienze giuridiche, Scuola di Giurisprudenza, dell’Università degli Studi di Salerno, dove insegna Teoria del diritto e dell’argomentazione e Teoria generale del diritto. Fa parte del Comitato direttivo di OGEPO – Osservatorio interdipartimentale per gli Studi di Genere e le Pari Opportunità dell’Università di Salerno.

Dott.ssa Anna Scapocchin: formatrice presso il Centro Documentazione Donna Modena, con esperienza come ricercatrice, progettista culturale ed esperta in percorsi didattici nelle scuole su parità di genere e prevenzione alla violenza contro le donne.

Dott.ssa Valeria Barone: Dottoranda presso il Corso di Dottorato in Lavoro, Sviluppo e Innovazione dell’Università di Modena e Reggio Emilia – Fondazione Marco Biagi, con un progetto incentrato sulla non discriminazione algoritmica e la tutela giuridica della persona nell’era dell’IA. Collabora al Progetto “SAFELY – Social media Awareness For Education and Legal Youth”.

















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