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Discarica di Finale Emilia, il Sindaco: “ingiusto congelare il processo”

Congelato il processo in corso al Tribunale di Modena sulla discarica Feronia di Finale Emilia. I giudici modenesi hanno infatti deciso di interpellare la Corte Costituzionale a proposito della richiesta di proscioglimento di alcuni imputati dal reato di abuso d’ufficio, reato abolito dalla discussa Legge Nordio, con la conseguenza che i tempi del procedimento penale rischiano di allungarsi a dismisura.

“La richiesta del parere della Corte Costituzionale ci può anche stare, viste le questioni innescate con l’abolizione del reato di abuso d’ufficio – spiega Claudio Poletti, sindaco di Finale Emilia, parte civile nel processo – ma non si capisce perché non si sia voluto proseguire comunque nel procedimento per gli imputati di altri reati, magari stralciando semplicemente la posizione delle tre persone chiamate in causa per l’abuso d’ufficio”.

Una decisione che blocca tutto il procedimento proprio mentre si stava entrando nel vivo della questione.

“Le deposizioni dei carabinieri forestali nel corso dell’ultima udienza – aggiunge Poletti – hanno iniziato a scoperchiare il vaso di Pandora della discarica: quanto sostenuto dalle forze dell’ordine risulta assai difforme da ciò che affermano Feronia e Arpae. Ora tutto rischia di restare fermo addirittura per un anno e non è giusto né per i cittadini di Finale Emilia, né per l’ente che rappresento. Il processo ci deve dire una verità su una cosa che esula dai cavilli burocratici e riguarda la salute di chi vive e lavora nel nostro territorio: siamo stati effettivamente in presenza di contaminazioni che avrebbero reso urgente e necessaria la bonifica della discarica? Il dubbio lo abbiamo e aumenta se guardiamo alla comunicazione trasmessaci da Feronia proprio qualche giorno fa, il 31 ottobre, con cui ci informa di una situazione di potenziale contaminazione, relativamente alla qualità delle acque prelevate in un punto di campionamento. Comunicazione alla quale ha fatto immediatamente seguito la richiesta da parte dei nostri uffici della convocazione urgente di una conferenza dei servizi specifica per approfondire la questione”.

















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