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Bilancio 2025, una manovra per difendere la qualità dei servizi

I tagli voluti dal Governo e i maggiori costi del welfare impongono una modifica dei tributi e delle tariffe. Ma aumenta la difesa dei cittadini più fragili

La Giunta ha approvato ieri sera la proposta di bilancio previsionale 2025/27 e la nota di aggiornamento al Documento unico di programmazione (Dup), dopo averla presentata alle associazioni di categoria e ai sindacati. La previsione di Bilancio per il 2025/27, del valore complessivo di 19.115.659 euro, presenta tre principali problematiche esogene.

Già a luglio, in sede di bilancio consolidato, la giunta aveva deciso di assorbire un taglio di trasferimenti erariali di 120.000 euro, a cui quest’anno si aggiungono altri 103.000 euro di mancate risorse da parte dello Stato. Pesano poi i nuovi contratti nazionali che riguardano i dipendenti pubblici e le cooperative sociali. E infine si registrano maggiori costi dei servizi di welfare che impattano sull’Unione dei Comuni Tresinaro-Secchia, generati da un crescente disagio sociale che porta all’emersione di nuovi bisogni a cui rispondere.

Questo combinato disposto non è frutto di scelte comunali, costringe però il Comune a un adeguamento sia delle imposte sia delle tariffe, studiato per perseguire tre principali obiettivi: il mantenimento del livello attuale di servizi pubblici offerti ai 26.102 cittadini del Comune di Scandiano, l’avvio di alcuni percorsi specifici dedicati al contrasto alla povertà e all’emergenza casa, e infine un forte investimento su alcuni asset patrimoniali pubblici come gli edifici scolastici e la Rocca dei Boiardo.

DIFFERENZE COL 2024

Nel bilancio assestato del 2024 le entrate correnti di natura tributaria (Imu e Irpef principalmente) ammontano a 11.576.580 euro. La previsione sul 2025, mantenendo inalterati i tributi, presenta un disavanzo di 770.000 euro che tiene conto delle tre voci già anticipate: trasferimenti, costo dei servizi e costo del personale.

Per quanto riguarda i trasferimenti, la scelta governativa di azzerare il Fondo per lo sfiluppo e la Coesione (Fsc) per i Comuni virtuosi che hanno messo a bilancio le risorse del Pnrr penalizza Scandiano per 33.000 euro, a cui poi si aggiungono circa 70.000 euro di tagli ai trasferimenti previsti nella nuova Legge di Bilancio che è in fase di approvazione in Parlamento. Questa cifra aumenterà nel triennio, fino ad arrivare a tagli da 120.000 euro nel 2027. A questo segno meno si aggiungono poi altri due capitoli rilevanti. La stipula di alcuni nuovi contratti per l’erogazione di specifici servizi, dedicati in particolare ai minori, ha portato a un incremento di spesa di previsione di 94.000 euro, a cui si aggiungono poi i rinnovi contrattuali per quanto riguarda i dipendenti comunali, del valore di 145.000 euro, e i lavoratori inquadrati nel Ccnl delle cooperative distribuiti sui vari servizi appaltati all’Unione. Queste tre macro voci compongono la maggior parte del disavanzo previsto per il 2025 di 770.000 euro.

L’attuale manovra prevede di compensare queste tre voci tramite tre leve: 636.000 euro in più di entrate tributarie, 94.000 euro in più di entrate tariffarie e 40.396 euro recuperabili tramite alcuni tagli alle spese correnti.

COME CAMBIA L’IMU

L’attuale amministrazione aveva ancora oggi una delle aliquote più basse di tutta la provincia per le Unità immobiliari appartenenti al gruppo catastale D (escluso i D5 e i D10). Si tratta di opifici, alberghi, fabbricati per speciali esigenze industriali etc. L’attuale proposta della giunta per il bilancio di previsione è quella di portare l’aliquota attuale dal 9,3 per mille al 10,5 per mille. Rimangono inalterate tutte le altre aliquote. La maggior parte dei Comuni limitrofi del comprensorio ceramico aveva già negli anni passati alzato questa voce al massimale di 10,6 per mille. Ricordiamo inoltre che da due anni è possibile, per le imprese, dedurre integralmente l’Imu sugli immobili strumentali dal proprio reddito d’impresa.

PROGETTO DI CONTRASTO ALLA POVERTA’ ABITATIVA

A fronte dell’aumento Imu sulla categoria D però, una chiara scelta politica è stata attuata per quanto riguarda le unità abitative affittate tramite il contratto concertato che rientra nel Patto per la Casa. Se la Regione stabiliva che l’aliquota massima in questo caso dovesse essere del 6 per mille, il Comune di Scandiano dal 2025 ha deciso di azzerarla per tutti i proprietari di alloggi sfitti che decideranno di aderire al progetto “Abitare supportato”. Per i proprietari si prevedono tre agevolazioni specifiche: pagamenti sicuri tramite Acer, possibilità di affitto breve di 1 anno, alloggio consegnato nelle medesime condizioni e Acer penserà alla manutenzione ordinaria.

COME CAMBIA L’IRPEF

L’adeguamento alle nuove aliquote imposte dallo Stato, che passano da quattro a tre, porta a un naturale aumento del gettito fiscale per il Comune. Sono poi state applicate alcune variazioni che portano all’assetto previsto per il 2025: 0,77% fino ai 28.000 euro, 0,79% da 28.001 a 50.000 e 0,8% oltre i 50.001. Le simulazioni elaborate dagli uffici di ragioneria del Comune di Scandiano mostrano come rispetto all’anno passato, la variazione annuale per un singolo contribuente oscilli tra i 9,8  e i 19,2 euro.

All’interno di questo contesto, l’amministrazione ha scelto però di innalzare la fascia di popolazione esente dal pagamento dell’Irpef. Una manovra che serva per mitigare l’effetto inflazionistico avuto sui redditi più bassi del nostro Paese. L’aumento della soglia d’esenzione a 14.000 euro (l’anno scorso si assestava sui 12.000) garantirà una addizionale comunale pari a zero per poco meno di mille residenti del nostro Comune. In questo modo, i contribuenti totali che non pagheranno alcuna addizionale Irpef comunale saliranno a 5.531, il 28% del totale.

COME CAMBIANO LE TARIFFE

L’esigenza di recuperare parte dell’aumento dei costi, dovuto soprattutto a un incremento dei prezzi delle materie prime e ai nuovi contratti nazionali per i dipendenti delle cooperative sociali, costringerà il Comune di Scandiano a intervenire sulle tariffe attuali. Sulle scuole d’infanzia statali e comunali, e relative mense, si applicherà un incremento del 5% che andrà a coprire solo in parte l’adeguamento Istat. Salirà del 6,5% la tariffa nido, per un diverso aumento del costo del servizio. Crescono del 15% le tariffe del pre-post scuola e del tempo prolungato, per le stesse ragioni. Mentre l’aumento più rilevante riguarda la tariffa per i trasporti delle scuole primarie e secondarie, che sarà del +30% a fronte però di un nuovo contratto per questo servizio che ha registrato un +93% dei costi rispetto agli anni passati. L’esigenza di cambiare il contratto è nata da una serie di criticità nella gestione precedente, riscontrate da parte del Comune, che ha così cercato un nuovo gestore. Resteranno invece gratuite le tariffe destinate al trasferimento scolastico dei minori con diverse abilità, una scelta che marca una differenza importante tra il Comune di Scandiano e molte altre realtà territoriali.

I COSTI SOCIALI

Il Comune di Scandiano ha deciso di mantenere inalterati i servizi destinati alle fragilità e alle fasce protette della popolazione. Per fare questo è stato necessario agire sulle leve fiscali e tributarie, oltre che sulle tariffe per i servizi diretti. Per comprendere quanto impatti sulle casse comunali il welfare, basti pensare che in un anno il Comune di Scandiano arriva a destinare per i servizi pensati per disabili e minori 780.768 euro, mentre per adulti e anziani 532.733 euro, per un totale di 1.313.501 euro da trasferire all’Unione Comuni Tresinaro-Secchia che gestisce questi servizi per conto degli enti locali associati. Un aspetto rilevante da sottolineare è la tenuta eccezionale dei servizi scolastici. Il Comune di Scandiano, che conta 4 nidi e 1 scuola dell’infanzia, ha azzerato le liste d’attesa per i bambini di età compresa tra i 9 mesi e i 6 anni. E garantisce anche 30 posti per i lattanti (3-9 mesi), caso quasi eccezionale nel panorama provinciale.

GLI INVESTIMENTI

Per i prossimi tre anni continuerà il costante investimento registrato anche negli anni passati sulle opere pubbliche. Su un totale di 9.200.000 euro di investimenti previsti, i capitoli più rilevanti riguardano gli edifici comunali (1.320.000 euro), gli edifici scolastici (1.670.000), la viabilità (2.810.000) e la riqualificazione di piazza Fiume (875.000 euro), oltre ai 455.000 ancora da investire sul rifacimento della Rocca dei Boiardo, per trasformarla in sede museale permanente. Nonostante questo, l’indebitamento del Comune di Scandiano continua a essere sotto controllo. Da un dato di 511,8 euro di debito pro-capite del 2011 si è arrivati nel 2024 a registrarne 194,1 euro. Si prevede che a fronte di nuovi investimenti si possa risalire a 204,5 euro nel 2025 e a 222,9 nel 2026 per poi scendere nuovamente a 209,9 euro nel 2027. Questo dato virtuoso permetterà al Comune di ragionare in futuro su nuovi investimenti supportati da eventuali mutui.

HANNO DETTO

Il sindaco Matteo Nasciuti: «La scelta scellerata del Governo di punire i Comuni più virtuosi, tagliando i trasferimenti a chi è stato in grado di ottenere finanziamenti del Pnrr, invece di premiare l’efficienza finisce per demotivare le amministrazioni locali, che si trovano costrette a “sporcarsi le mani” per conto di qualcun altro. Ma il dato che poche settimane fa abbiamo reso pubblico dell’aumento della popolazione scandianese ci dice anche qualcos’altro: qui vengono a vivere famiglie reggiane in cerca di qualità dei servizi e vivibilità. Queste due voci hanno un costo, che una manovra di questo tipo riesce a sostenere. E’ sempre complesso, per un Comune, rivedere il sistema tributario e tariffario al fine di creare maggior gettito dopo così tanti anni di stabilità delle aliquote, anche se vengono create nuove garanzie per le fasce più deboli della popolazione. Mentre gli altri alzavano il tiro, noi restavamo fermi e assorbivamo i disavanzi con salti acrobatici di tagli alle spese e razionalizzazioni. Purtroppo, oggi ci vediamo costretti a farlo per ragioni che esulano dalla nostra volontà. Siamo certi che tutti i cittadini coinvolti sapranno dimostrare il proprio senso di responsabilità verso una comunità intera».

Il vicesindaco Beppe Pagani, con delega al Bilancio: «La filosofia di questo bilancio è molto chiara. Come un buon padre di famiglia, il Comune deve garantire che quanto esce dalle tasche degli scandianesi sia compensato da altrettante entrate. Ma senza cedere di un passo sulla difesa delle fragilità, anzi abbracciando ancora più cittadini in difficoltà tramite due principali interventi: l’esenzione Imu per gli alloggi sfitti dati in gestione al Comune e l’innalzamento dell’esenzione Irpef per i redditi fino a 14.000 euro. Scandiano è travolta dall’emergenza casa come lo è tutto il mondo occidentale. Non facciamo eccezione. Qui ci sono 1.300 alloggi vuoti e dobbiamo trovare il modo di liberarne anche solo una piccola parte per aiutare chi si trova impossibilitato a sostenere affitti che pochi anni fa erano impensabili. E attenzione, non parliamo di persone in estreme condizioni di povertà, ma di un ceto medio-basso che non si regge più sulle sue gambe. Nonostante i tagli del Governo, Scandiano non lascerà mai soli i propri concittadini fragili».

















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