La Polizia di Stato di Bologna, nella giornata di ieri, ha tratto in arresto un soggetto italiano colto in flagranza del reato di tentata estorsione pluriaggravata. La Squadra Mobile interveniva verso le 08.00, dopo che un ragazzo 22enne italiano, riferiva su linea 113 che la nonna aveva ricevuto una chiamata dall’utenza del marito 83enne, nella quale uno sconosciuto le chiedeva tassativamente la somma di 50 euro per riavere lo smartphone del marito, che gli era stato sottratto furtivamente.
Immediatamente il ragazzo si recava presso gli Uffici della Squadra Mobile per spiegare bene l’accaduto e riferiva che il nonno, dal 19 novembre scorso, si trova ricoverato presso l’Ospedale Sant’Orsola per un forte trauma cranico; l’anziano aveva con sé il proprio cellulare ma dal tardo pomeriggio del 20 novembre non riusciva più a trovarlo.
Nella mattina del 21 novembre la signora riceveva la suddetta chiamata e, fingendo di accettare la richiesta, fissava un appuntamento con il suo interlocutore per la consegna, nelle successive ore, e poi allertava subito il nipote che a sua volta allertava la Polizia.
I poliziotti dunque fornivano indicazioni relativamente a come si sarebbe dovuta comportare la signora all’incontro con il reo, al fine di tutelarla e nel contempo identificare il malvivente. La donna veniva così monitorata acusticamente e visivamente a brevissima distanza dal personale di Polizia e si recava sul luogo dell’incontro, nel parcheggio esterno della Coop di via Massarenti n. 102.
Sul posto la donna veniva avvicinata da un uomo indossante un giubbotto nero lungo, con cappuccio calzato, il quale estraeva il telefono e pretendeva la somma di denaro antecedentemente chiesta per consegnarglielo.
Immediatamente, il reo veniva fermato dagli Agenti ed identificato come cittadino italiano 32enne, residente a Imola. L’uomo, risultava essere gravato da numerose condanne per furto aggravato, per reati in materia di stupefacenti, nonché da un divieto di ritorno nel comune di Bologna.
Al termine della attività, il telefono cellulare veniva restituito all’avente diritto, e l’uomo veniva tratto in arresto per il reato di tentata estorsione pluriaggravata e condotto presso la locale casa circondariale in attesa di convalida.