Oggi, 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Una data significativa, particolarmente sentita da tutta la comunità di Casalgrande che, come accade in tutta Italia, si unisce alla sua celebrazione.
Lo ha già fatto sabato 23 presso la Sala espositiva ‘Gino Strada’, con le letture promosse da Roberta Chesi nella sua performance ‘Senza Paura’, e si proseguirà quest’oggi con l’illuminazione di rosso della facciata del Municipio e della torre del Castello di Casalgrande dalle 17 in poi.
Hanno detto
“Questa Amministrazione continuerà a lavorare per promuovere una cultura dell’ascolto, della prossimità, dell’inclusione e del rispetto – dichiara il Sindaco Giuseppe Daviddi – , contrastando ogni tipo di pregiudizio e discriminazione”.
“In questo giorno di 64 anni fa tre donne furono barbaramente sequestrate, torturate e uccise perché non si sottomisero al sistema dittatoriale del paese dove vivevano. Da qui la decisione delle Nazioni Unite di istituire questa giornata dedicata all’eliminazione della violenza sulle donne – sottolinea l’Assessore alle Pari opportunità, Graziella Tosi -. A 64 anni da quell’increscioso evento, tanto deve ancora essere fatto. Numerose sono state le iniziative organizzate dalla nostra Amministrazione per sensibilizzare e sviluppare una maggiore consapevolezza su questo tema. Ogni giorno, però, notizie di femminicidi, soprusi, discriminazioni, ci mettono di fronte alle nostre responsabilità”.
“Ritengo che l’educazione all’affettività, maschile e femminile, al riconoscimento dell’altro come prossimo da rispettare, all’ascolto, uniti alla riassegnazione della parola amore al suo significato più profondo, che è dono senza pretesa di ricevere nulla in cambio, dovrebbe essere il filo conduttore di ogni azione mirata al coinvolgimento di tutte le componenti che formano la nostra comunità – prosegue l’Assessore Tosi -. Promuovendo quel concetto di parità fra persone che deve iniziare dalla scuola dell’infanzia e proseguire, soprattutto, nell’esempio di noi adulti”.