“Telefono sì, telefono no?” Se è vero che questo cruccio affligge tanti genitori a partire dalla preadolescenza dei propri figli, è vero anche che dalla primissima infanzia i bambini sono esposti a smart tv, tablet, video giochi e smartphone. Le educatrici del nido raccontano di bambini capaci di scrollare, abituati a mangiare davanti allo schermo e spesso in difficoltà nell’ascoltare fino alla fine una storia senza il supporto di immagini.
Quali sono gli effetti dell’esposizione precoce agli schermi e quali regole possiamo dare ai bambini ma soprattutto a noi adulti per utilizzare queste tecnologie in maniera consapevole e utile?
Sono queste le domande che hanno spinto il Comitato Aspettando lo Smartphone di Formigine ad organizzare, dopo due incontri rivolti agli under 14 che hanno riscosso grande interesse, un appuntamento dedicato esclusivamente alla fascia di età 0-6 anni, in programma mercoledì 27 novembre alle ore 20 all’Auditorium Spira mirabilis. La serata è organizzata con il patrocinio del Comune di Formigine, della Direzione didattica 1 di Formigine con la collaborazione dell’Unione Comuni del Distretto Ceramico e dell’Azienda Ausl di Modena.
Ad accompagnare genitori ed educatori saranno Chiara Bonvicini e Giulia Tosetti della Pediatria di Comunità e Margherita De Maio del Coordinamento Pedagogico Unione Comuni Distretto Ceramico che illustreranno quali sono i bisogni e le regole da seguire per proporre gli schermi in maniera sicura e come gestirli nella quotidianità.
L’incontro sarà moderato da Valentina Ruberto del Comitato Aspettando lo Smartphone – Formigine.
Aspettando lo smartphone è un progetto di educazione e sensibilizzazione, nato a Milano, per lo sviluppo di una maggiore consapevolezza digitale proposto da un gruppo di genitori degli Istituti Ferrari e Carducci di Formigine. Propone occasioni di approfondimento e confronto sulle tematiche digitali, in preparazione al passaggio all’età adulta digitale, che ad oggi viene forse un po’ dato per scontato, e sempre più anticipato, simbolicamente rappresentato dall’arrivo dello smartphone personale connesso in rete. Promuove i Patti Digitali per un’educazione di comunità all’uso della tecnologia.