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Adesione convinta dei modenesi allo sciopero generale di oggi

Daniele Dieci, Roberto Rinaldi (immagine d’archivio)

“La grande partecipazione di lavoratori, pensionati e giovani modenesi allo sciopero generale di Cgil e Uil e alla manifestazione di stamattina a Bologna, è la conferma di quanto siano sentite le ragioni della mobilitazione presentate durante le centinaia di assemblee svolte nelle scorse settimane”, afferma una nota di Cgil Modena e Uil Modena-Reggio Emilia.

“I modenesi che parteciperanno alla manifestazione regionale sono oltre le aspettative dei sindacati – continua la nota – Oltre 2.500 hanno raggiunto, o stanno raggiungendo, Bologna con 30 pullman, treno e mezzi propri per far sentire la loro voce per cambiare la manovra di bilancio, aumentare salari e pensioni, finanziare sanità, istruzione, servizi pubblici e investire nelle politiche industriali.

L’adesione allo sciopero nel modenese si attesta mediamente sul 70%.

In particolare dalle prime rilevazioni sindacali di queste ore, segnaliamo adesioni oltre il 90% alla Rossi Spa, il 95% all’Angelo Po di Carpi, 95% all’Emmegi di Limidi di Soliera.

Adesioni (al primo turno di lavoro) del 70-80% alle Ceramiche Del Conca, circa il 60% ad Atlas Concorde Spezzano, 70% in Livanova, 50% in Mallinckrodt Dar.

Alla Cores Italia di Castelvetro adesioni tra 30% e 40% in produzione, 50% in Abitcoop Modena, 30-35% in 4 cantieri di Jona Ristrutturazioni Modena. Chiuso il centro servizi Cmb Carpi.

Adesioni intorno al 55% in Panini Spa,  al 45% in Smurfit Westrock e Albertazzi Spa.

Adesioni allo sciopero del 60% a Salumifici Granterre, del 70% a Caseifici Granterre, 60% alla Granarolo di Soliera, il 60% in Agricola Tre Valli di Magreta.

Adesioni del 40% in Coop Alleanza 3.0, 80% nel Gruppo Cir Food (fatte salve le precettazioni per garantire i servizi essenziali), 100% nei servizi di ristorazione Dussmann presso le scuole di Sassuolo.

Adesioni alte (al netto della garanzia dei servizi essenziali) – aggiungono Cgil e Uil – anche fra il personale della Cooperativa Gulliver con la chiusura della maggior parte dei centri diurni per disabili e anziani di Modena e provincia, ampia adesione anche fra educatrici, insegnanti d’infanzia e collaboratrici scolastiche dei servizi 0-6 anni di Modena e provincia e operanti anche presso la Fondazione Cresci@mo.

Chiusi 7 nidi su 10 e 7 scuole dell’infanzia su 9 del Comune di Modena. Chiuse quasi tutte le isole ecologiche gestite da Aliante.

Numerose le segnalazioni di plessi scolastici chiusi o a orario ridotto in tutta la provincia, così come per le scuole dell’infanzia e dei nidi della Fondazione Cresci@mo.

Chiusi i poliambulatori dell’ospedale di Carpi, chiusa la Centrale Operativa Territoriale di Carpi, dimezzati sempre su Carpi i servizi amministrativi, chiuso il Cup di Castelfranco Emilia. Dimezzato il servizio del Centro di Salute Mentale di Sassuolo, sciopera tutto il Csm di Carpi, chiusi a Modena i poliambulatori Ausl Windsor Park, chiusa l’endoscopia di Pavullo e Baggiovara, a Castelfranco Emilia sciopera il 100% dei terapisti occupazionali, gli addetti di igiene pubblica, qualche adesione anche in sala operatoria, e gli amministrativi della direzione. Altissima adesione. Fra i blocchi operatori di Baggiovara (80% dei non precettati).

Centinaia sono anche i pensionati modenesi presenti a Bologna per chiedere un’equa rivalutazione delle pensioni, il Fondo per la non autosufficienza e i servizi di welfare, per difendere la sanità pubblica”.

“Oggi è una grande giornata di democrazia, speriamo che il Governo ascolti la voce di tutta questa gente”, affermano Daniele Dieci (segretario Cgil Modena) e Roberto Rinaldi (coordinatore Uil Modena e Reggio Emilia).

















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