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A Modena tre giorni di incontri e laboratori per immaginare insieme la scuola di domani

Da venerdì 5 a sabato 7 dicembre Modena fa scuola con “Immaginabili futuri: la scuola si apre al territorio come esperienza di vita”, tre giorni di appuntamenti a cura dell’assessorato a Politiche educative e Rapporto con l’Università del Comune di Modena.
L’iniziativa, che si snoderà tra incontri, tavole rotonde, plenarie, workshop e laboratori diffusi, intende porre al centro di una riflessione condivisa con famiglie, educatori, insegnanti e cittadini, il rapporto tra scuola e territorio stimolando il confronto su esperienze educative innovative e sul concetto di educazione.

Tre le sfide che caratterizzano gli appuntamenti rivolti a studenti, docenti, educatori, formatori e famiglie: la sfida educativa e partecipativa (per una città che si fa comunità educante), la sfida ambientale (per educare e educarci a una nuova interazione con l’ambiente), la sfida tecnologica (per nuove tecnologie inclusive e alleate nei processi di apprendimento).

“Oggi più che mai, il compito che la scuola è chiamata ad assumersi consiste nell’accompagnare i giovani a riappropriarsi del futuro e nell’aiutarli a costruire insieme una nuova narrativa piena di fiducia e di speranza per l’avvenire”, afferma l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli.
“Vogliamo guardare al futuro – continua l’assessora – non come a una catastrofe imminente, ma come a un ‘cantiere’ in cui tutti siamo chiamati a lavorare insieme per dare forma a nuovi modi creativi di pensare e di vivere le sfide del presente. In questo cantiere deve avere un ruolo protagonista la scuola intesa come esperienza di vita in grado di arricchire culturalmente e moralmente per offrire a bambine e bambini, ragazze e ragazzi un futuro di nuovo immaginabile”.

Tra le decine di appuntamenti che si svolgeranno in sedi diffuse e nei plessi scolastici, tre le plenarie in programma, momenti di confronto con contributi teorici e ipotesi di lettura della contemporaneità.
Si parte giovedì 5 dicembre, alle 14.30, con l’incontro inaugurale: “La scuola, un’avventura educativa inclusiva” al Teatro Fondazione San Carlo (via San Carlo 5) a cui parteciperà anche il filosofo Vito Mancuso. Venerdì 6 dicembre, alle 10, la medesima sede ospita anche la plenaria “Verso il futuro: L’intelligenza artificiale tra testo e immagine”; ultimo appuntamento, sabato 7 dicembre, alle 9.30, con l’incontro “La scuola, luogo per immaginabili futuri”, presso la chiesa della Fondazione San Carlo. Durante le tre giornate sono previsti inoltre workshop che porranno al centro la valorizzazione di esperienze condotte sul territorio, mentre percorsi di ricerca e workshop saranno dedicati a educazione e partecipazione, sostenibilità ambientale e sociale, intelligenza artificiale, al linguaggio evocativo della poesia, alle storie e ai giochi che diventano narrazione.
Tanti, infine, i laboratori dedicati a chatbot e coding, cambiamento climatico ed energie rinnovabili, così come alla lettura, alle emozioni, al gioco e alla scrittura, rivolti agli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, agli alunni delle primarie e anche alla fascia dei bambini 0/6 anni.

“Immaginabili Futuri. La scuola si apre al territorio come esperienza di vita” è un’iniziativa del Comune di Modena con il patrocinio di Regione Emilia-Romagna, Provincia di Modena e Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia; con il sostegno di Fondazione di Modena, Bper, Conad, CirFood, CoopAlleanza 3.0, Asppi, Usco, itr, Unicapi e la collaborazione di Fondazione Collegio San Carlo, Modena Zerosei, Fondazione Cresciamo, Memo, EuropeDirect, Future Education Modena, Biblioteche comunali, Modena Ex Centrale Aem, Università della terza età e Studio Aps.
Per il programma completo e per iscriversi agli appuntamenti, tutti gratuiti: modenafascuola.it. La partecipazione è libera fino ad esaurimento posti; consigliata l’iscrizione; tutte le sessioni saranno accessibili in streaming.
Per il personale educativo e scolastico la presenza a plenarie, workshop e laboratori è riconosciuta come attività formativa. Gli attestati di partecipazione saranno rilasciati da Memo Multicentro Educativo Sergio Neri, accreditato dal Miur per la formazione del personale scolastico.

LA SFIDA EDUCATIVA A “IMMAGINABILI FUTURI”

Giovedì 5 dicembre al Teatro San Carlo il sindaco Massimo Mezzetti all’incontro di apertura che vedrà, tra gli altri, la partecipazione del filosofo Vito Mancuso

“Immaginabili Futuri (al 5 al 7 dicembre a Modena) dedicato ai mondi della scuola e dell’educare, è rivolto a scuole, università e agenzie formative, studenti e insegnanti, istituzioni, imprese e terzo settore, cittadini e famiglie. Tre giorni per discutere del ruolo che la comunità educante e la società civile possono ricoprire di fronte a tre sfide che lancia il presente: educativa, ambientale, tecnologica.

La sfida educativa sarà al centro dell’incontro inaugurale del festival, in programma giovedì 5 dicembre dalle 14.30 alle 17.30 al Teatro San Carlo. Ad aprire la plenaria intitolata “La scuola, un’avventura educativa inclusiva” saranno i saluti del sindaco Massimo Mezzetti e dell’assessora alle Politiche Educative Federica Venturelli. Interverranno, quindi, la scrittrice e filosofa Maura Gancitano per un’analisi della “Scuola tra performance e scoperta”, il pedagogista Antonio Catalano di Universi Sensibili concentrandosi sulla “Pedagogia della meraviglia”, lo scrittore e fondatore della scuola di Penny Wirton Eraldo Affinati per un intervento su “L’uomo del futuro. Sulle strade di Don Lorenzo Milani” e il filosofo 
Vito Mancuso con “Destinazione e speranza”.

La sfida del sistema educativo e partecipativo sarà anche il tema dei workshop in programma venerdì 6 dicembre alla Fondazione San Carlo dove, alle 14.30, si discute del ruolo dei Poli per l’infanzia, quali laboratori permanenti di ricerca, innovazione, partecipazione e apertura al territorio nella realizzazione di un Sistema Integrato Zerosei. L’incontro vuole riflettere sugli scenari aperti da chi, come Modena, ha accettato la sfida cominciando a immaginare trame su cui tessere sperimentazioni per un intervento educativo ricco di infinite possibilità. Intervengono: Lucilla Tutone docente a contratto presso il Dipartimento di Scienze dell’Educazione Unibo, Patrizia Belloi responsabile Coordinamento Pedagogico Fondazione Cresci@mo, Daniela Lombardi responsabile del coordinamento pedagogico 0/6 FismModena, Annalisa Montanari e Noemi Piccinelli pedagogiste di Fondazione Cresci@mo.

Parallelamente in Sala 40 si svolge “Se partecipando, io potessi…immaginare l’incontro tra scuole, famiglie e territorio”: a cinquant’anni dall’approvazione delle norme note come “decreti delegati”, in cui sono stati istituiti gli organi collegiali, ci si chiede quale sia lo stato della partecipazione oggi. Il workshop intende portare l’attenzione su traiettorie di possibili incontri che aprono la strada a sinergie tra scuole, famiglie e territorio; una ricerca di delicati equilibri tra aperture e confini, tra riconoscimento reciproco e spazi di confronto, tra bisogni individuali e obiettivi comuni, primo tra i quali l’inclusione e la partecipazione di tutti bambini e bambine, ragazzi e ragazze che attraversano il percorso educativo e scolastico fino alla maggiore età. Intervengono: Gaia Romani assessora del Comune di Milano, Viviana Giacomini dirigente Scolastica Ipsia Fermo Corni di Modena, Francesco Zanon presidente del Consiglio d’Istituto IC 8 Modena.

“L’obiettivo – sottolinea l’assessora alle Politiche educative Federica Venturelli – è contribuire a innovare gli approcci didattici e educativi per sostenere sempre di più e sempre meglio i percorsi di crescita di bambini e ragazzi, generando narrazioni improntate a sentimenti di fiducia. In questo processo, la comunità educante e la scuola giocano un ruolo cruciale: non solo come istituzioni formative, ma come centri d’ispirazione e cambiamento. La scuola diventa il punto d’incontro tra saperi, esperienze e dialogo intergenerazionale contribuendo a formare cittadini consapevoli e responsabili”.

E si intitola “La scuola, luogo per immaginabili futuri” la plenaria che sabato 7 dicembre (ore 9,30 Sala Chiesa San Carlo) concluderà la tre giorni. Interverranno: Vittorio Gallese neuroscienziato dell’Università di Parma (Corpo, cervello, relazione. Una prospettiva neuroscientifica), la scrittrice imprenditrice Francesca Cavallo (Nuove generazioni, costruttori di futuri), Luigina Mortari pedagogista dell’Università di Verona (La sapienza politica: la scuola, luogo dove apprendere la grammatica dell’agire giusto) e la pedagogista Rachele Furfaro (Per una vera scuola inclusiva).

LE POTENZIALITÀ DELL’INTELLIGENZA ARTIFICIALE

A “Immaginabili Futuri” la sfida tecnologica esplora le applicazioni dell’AI nell’apprendimento cognitivo. Plenarie aperte a tutti e laboratori per gli studenti

“A cosa pensi, quando senti intelligenza artificiale?” Parte da una domanda apparentemente semplice il workshop “L’intelligenza artificiale a scuola come risorsa per il pensiero umano” in programma a “Immaginabili Futuri” nella giornata di sabato 7 dicembre, alle ore 15.30 nella Sala Teatro Fondazione San Carlo.

L’intelligenza artificiale è, infatti, ormai una realtà con cui conviviamo, una grandissima risorsa, ma che spesso solleva interrogativi importanti rispetto ai rischi che il pensiero umano possa essere sottomesso alle regole dell’algoritmo.

La prima domanda che dovremmo porci allora è forse relativa a cosa sappiamo davvero dell’intelligenza artificiale. Utilizzare le tecnologie a favore dell’apprendimento significa mettere al centro la competenza: è con questa sfida che la scuola si deve misurare. All’incontro interverranno: Pier Giuseppe Ellerani professore ordinario di Didattica e pedagogia speciale Dipartimento di Scienze dell’Educazione UniBo, Pietro Monari educatore Steam, Daniele Barca dirigente IC 3 Modena, Maria Rosa Rechichi insegnante e formatrice per il personale della scuola, Giulia Lorenzoni insegnante di Lingua e letteratura inglese e autrice.

Di AI si parla anche nell’appuntamento rivolto agli studenti delle scuole secondarie in programma venerdì 6 dicembre (ore 10, Teatro San Carlo): “Verso il futuro: l’intelligenza artificiale tra testo e immagine”, intervengono i professori Francesco Guerra e Lorenzo Baraldi del Dipartimento di Ingegneria Enzo Ferrari di Unimore e Lorenzo Baraldi.

La sfida tecnologica sarà inoltre una delle chiavi di lettura anche di vari laboratori in programma nelle scuole durante le tre giornate di “Immaginabili Futuri”, dedicati per esempio alla robotica educativa e allo storytelling con il coding. A Future Education Modena gli studenti delle secondarie di primo e secondo grado si misureranno anche con un chatbot per capire la comunicazione social: attraverso la lettura e la scrittura interattiva scopriranno l’importanza che possono avere gli strumenti IA per l’apprendimento cognitivo.

DALLA PRIMARIA NEL BOSCO ALL’HUB AMBIENTALE

Grazie al rapporto continuo con la natura i bambini diventano cittadini in grado di prendersene cura. A “Immaginabili Futuri” la sfida ambientale attraverso l’educazione

La sfida ambientale è la terza grande sfida che intende affrontare “Immaginabili futuri: la scuola si apre al territorio come esperienza di vita” in programma dal 5 al 7 dicembre a Modena.

La sfida ambientale passa attraverso un’educazione che non si limita a prescrivere, ma si traduce nel vivere, fin da piccolissimi, esperienze connotate da un rapporto continuo e quotidiano con la natura. Solo dallo sviluppo di una relazione autentica con la natura è possibile crescere cittadini in grado di sentirsi parte di essa e pertanto di assumersene la responsabilità.

In questa logica s’inserisce il workshop “Restituiamo dignità alla natura”, in programma venerdì 6 alle 15 al Teatro San Carlo. L’incontro si sviluppa attorno a diverse esperienze: quella di Cascina Falchera a Torino un hub di innovazione sociale e ambientale; la presentazione delle Linee Guida per gli spazi verdi dei servizi educativi del Comune di Modena e l’esperienza di una scuola nel bosco a Pavullo nel Frignano che lavora in continuità tra scuola dell’infanzia e scuola primaria. Intervengono: Franca Zanichelli naturalista e divulgatrice; Erica Fiore responsabile Area Educazione Cascina Falchera; Maria Chiara Buzzega del Coordinamento Pedagogico 06 del Comune di Modena; Alessi Alberta, Bertacchi Rita, Cammarere Nancy della Scuola dell’infanzia nel bosco primaria all’aperto De Amicis Pavullo nel Frignano.

Lo stesso giorno, alle 15.30, al Laboratorio Aperto in via Buon Pastore 43 si svolge “Cartoline poetiche per il futuro: laboratorio poetico intergenerazionale”, un invito a immaginare il futuro con il linguaggio emotivo della poesia dedicato a chi frequenta la poesia e a chi non lo fa: due ore di gioco, suggestioni e attività espressive con l’attrice Isabella Dapinguente.

















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