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Modena, la musica come mezzo di inclusione e socializzazione

Con il progetto dell’Azienda USL gli anziani si esibiscono in Duomo

Andrea Fabbo e Glenda Garzetta

Inclusione e svago, nel segno di una condivisione emotiva e culturale. Nasce con questi presupposti il progetto presentato dall’Azienda USL di Modena, e sostenuto dalla Fondazione di Modena nell’ambito del ‘Bando Personae 2024’, dal titolo “Prevenzione e inclusione: strategie per il miglioramento della qualità di vita della persona anziana all’interno della comunità”. L’obiettivo, al centro anche del bando, è favorire l’inclusione delle persone con disturbi cognitivi e delle loro famiglie, promuovendo attività volte alla prevenzione del declino cognitivo e alla costruzione di reti sociali più solide e inclusive. Il progetto mira anche a creare una rete di collaborazione tra le associazioni locali e i volontari, per valorizzare le risorse del territorio e costruire sinergie utili a lungo termine.

Tra le proposte, già avviate, emerge la collaborazione tra l’Unità Operativa Complessa (UOC) di Geriatria Territoriale dell’Ausl e l’Associazione Ologramma Argento, che utilizza la musica come mezzo per favorire l’inclusione e la socializzazione. In particolare, questa sinergia ha dato vita a un’iniziativa rivolta ai pazienti seguiti dal Centro Disturbi Cognitivi e Demenze di Modena.

Il percorso prevede, ogni mercoledì pomeriggio, l’incontro tra le persone con diagnosi di demenza e i loro familiari per un’ora dedicata alla musica. Le attività prevedono l’ascolto e il canto corale; la creazione musicale e l’arrangiamento di canti e testi, anche in dialetto; e l’utilizzo di semplici strumenti musicali per favorire la partecipazione attiva.

Il lavoro culminerà in un evento speciale, un concerto all’interno del Duomo di Modena, in programma sabato 14 dicembre alle ore 15. Lo spettacolo, unico nel suo genere, sarà l’occasione per la cittadinanza di vivere un momento di forte impatto emotivo e di riflessione sull’importanza dell’inclusione.

“Questo progetto rappresenta un passo importante verso un modello di comunità che valorizza le persone anziane e le loro famiglie, riconoscendo l’importanza di una dimensione relazionale e culturale per il benessere complessivo – dichiara Glenda Garzetta, terapista occupazionale UOC della Geriatria territoriale dell’Azienda USL di Modena -. Attraverso iniziative come gli incontri musicali, abbiamo voluto sottolineare come l’arte e la condivisione possano diventare strumenti potenti per abbattere le barriere dell’isolamento, offrendo agli anziani non solo momenti di svago, ma soprattutto opportunità di connessione autentica. L’entusiasmo con cui pazienti, familiari e volontari stanno partecipando a queste attività ci incoraggia a continuare su questa strada, rafforzando le collaborazioni tra le realtà associative e istituzionali del territorio”.

















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