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Appennino, una “scuola di montagna” per valorizzare e promuovere la residenzialità nei comuni montani

A.A.A. nuovi montanari cercasi. L’appello per la promozione della residenzialità dei comuni dell’Appennino bolognese parte dal Consiglio metropolitano, che nella seduta di mercoledì 18 dicembre ha approvato a unanimità un ordine del giorno presentato congiuntamente dai Gruppi di maggioranza e opposizione, Centro sinistra e Uniti per l’alternativa. “L’Appennino è casa mia”, così titola il progetto il cui fine è quello di realizzare annualmente una “scuola di montagna”, seguendo un approccio fortemente partecipativo che si concretizzerà in una serie di giornate di formazione e orientamento per futuri abitanti della montagna, compresi gli studenti universitari fuori sede.

Tra le politiche prioritarie dell’Ente c’è la promozione e valorizzazione dell’Appennino Bolognese, e questa passa anche dalla nuova residenzialità. Il progetto si inserisce nel quadro dell’attività dello Sportello Vivere e lavorare in Appennino, nato per supportare e accompagnare persone, gruppi e famiglie che stanno progettando di vivere e/o lavorare nelle “terre alte”, attraverso attività di formazione, informazione e confronto sulle opportunità, i servizi e le buone pratiche presenti nell’Appennino bolognese, anche tramite momenti di esplorazione e incontro con le attività del territorio che potrebbero poi diventare parte integrante della vita quotidiana dei futuri montanari, come occasione di confronto diretto con chi vive quotidianamente la montagna e le sue sfide.

L’azione nasce in seno al progetto BIS (Bologna Innovation Square), “Centro ricerche ENEA Brasimone e Centro di Mobilità San Benedetto: per una maggiore attrattività dell’Appennino”, attuato dalla Città metropolitana di Bologna secondo la linea di mandato “Rete Metropolitana per la Conoscenza La Grande Bologna” e inserito nei “Piani Integrati – M5C2 – Investimento 2.2” del PNRR.

Per la Città metropolitana, le politiche dell’abitare rappresentano sicuramente un punto focale sul quale concentrare l’azione di sviluppo dei comuni appenninici. Lo sportello Vivere e lavorare in Appennino è operativo da aprile 2024, e realizza, in stretta integrazione con le Unioni e i Comuni montani, attività di informazione e animazione, sia in Appennino sia in Città, per favorire e accompagnare nuovi residenti, anche nel quadro delle Politiche della Regione Emilia-Romagna.

Attraverso l’attività i partecipanti potranno acquisire maggiore consapevolezza rispetto alla propria idea di vita e di lavoro in montagna, maggiore conoscenza di buone pratiche e opportunità dell’Appennino bolognese, nuovi strumenti per approfondire e dare concretezza alla propria idea progettuale.

Il Consiglio metropolitano si impegna dunque ad attivarsi per definire nel corso del primo semestre 2025 l’attività progettuale “L’Appennino è casa mia”, nel quadro delle azioni dello Sportello Vivere e lavorare in Appennino, in stretta connessione con le Unioni e i Comuni montani e individuando il coordinamento all’interno della specifica delega all’Appennino conferita dal sindaco metropolitano.

















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