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Droga, violenze di genere e disagio minorile in aumento: un anno d’intenso lavoro per i Carabinieri reggiani

Il 2024 è stato un anno d’intenso lavoro per i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia il cui impegno nelle molteplici attività istituzionali si è concretizzato attraverso:

  • 920 servizi di pattuglia e perlustrazione, che hanno visto l’impiego complessivo di 41.050 Carabinieri; 1.454 servizi di Ordine Pubblico, che hanno visto operare 2.164 militari;

Identificate 86.514 persone e controllati 65.681 veicoli, che, nella fase repressiva, hanno prodotto:

  • 271 arresti per vari delitti;
  • la denuncia di 839 persone per molteplici reati;
  • 839 i reati scoperti con l’identificazione dei responsabili (tra cui 60 rapine, 362 furti, 458 truffe e frodi informatiche, 113 reati di spaccio di stupefacenti, 24 estorsioni, 39 violenze sessuali, 1 atti sessuali con minorenni);

Intensa anche l’attività finalizzata a garantire la sicurezza nella circolazione sulle strade, con l’intervento in oltre 392 sinistri stradali. In tale ambito, risultano:

  • 1 persona arrestata per omicidio stradale e 5 denudiate in stato di libertà per lesioni personali stradali gravi e gravissime;
  • 114 le persone denunciate all’A.G. (in prevalenza per guida sotto in stato d’ebbrezza e sotto l’influenza di stupefacenti);
  • 814 le rilevate infrazioni al codice della strada;
  • 114 le patenti ritirate (in prevalenza per guida in stato d’ebbrezza);
  • 112 i veicoli sequestrati o sottoposti fermo amministrativo.

Incessante e rilevante anche l’impegno rivolto a contrastare il traffico e lo spaccio di sostanze stupefacenti, come documentato dai sottonotati dati di sintesi:

ATTIVITA’ ANTIDROGA 2024
Reati consumati 113
Reati scoperti 111
Persone arrestate 33
Persone denunciate 111
Assuntori segnalati 333
Hashish sequestrato 10 Kg.
Marijuana sequestrata 4 Kg
Cocaina sequestrata 54 Kg
Eroina sequestrata 1 Kg.
LSD ed ecstasy 100 dosi

L’elemento di conferma nel 2024, documentato dalle indagini antidroga concluse dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, è certamente l’approvvigionamento di droghe anche attraverso “spedizione” via posta o l’acquisto di quelle sintetiche in internet sia attraverso il deep web ovvero quella parte di internet nascosta ai grandi motori di ricerca nella quale si trova di tutto che attraverso i social: telegram su tutti.

Un anno quello che si appresta a terminare in cui si è continuato a registrare il significativo impegno dell’Arma reggiana contro la criminalità organizzata come dimostra anche, per ultimo, la recente operazione “Sahel” da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Crotone, sfociata in misure cautelari per 31 persone su 53 indagati: 15 in carcere, 7 ai domiciliari e obbligo di dimora per 9, che ha visto coinvolti anche elementi dimoranti nel reggiano. L’indagine Sahel ha fatto emergere episodi estorsivi ad attività, non denunciati dalle vittime, e un importante traffico di droga. A inizio anno gli stessi carabinieri reggiani con la Guardia di Finanza di Reggio Emilia nell’ambito dell’indagine denominata “Minefield davano corso a un’ampia operazione in varie regioni italiane, che ha visto coinvolti nr. 108 soggetti indagati, di cui 26 facenti parte di un’associazione a delinquere, e nr. 81 società, per numerose ipotesi delittuose, in prevalenza del settore fiscale. Sono state eseguite 15 misure cautelari di cui 5 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 7 misure degli arresti domiciliari, 1 obbligo di dimora e 3 misure interdittive, di cui due nei confronti di professionisti. L’indagine Minefield ha fatto emergere operazioni di infiltrazione nel tessuto economico regionale e nazionale ad opera degli indagati tra cui calabresi originari di Cutro, professionisti calabresi e campani, alcuni nati a Reggio Emilia e altri originari della provincia di Foggia. Le indagini hanno portato a scoprire come il core business criminale fosse legato in misura prevalente alla commissione di reati tributari, mediante l’emissione di fatture per operazioni inesistenti, con una costante crescita degli “utilizzatori” coinvolti nell’articolato sistema di frode fiscale che si reggeva grazie alle cosiddette ‘cartiere’ intestate a insospettabili prestanomi. Stando a quanto ricostruito le fatture false ammontano a circa quattro milioni di euro per sei milioni di euro di imposte evase. L’organizzazione inoltre gestiva un imponente giro d’affari in diversi settori, dalle prestazioni di servizi (cantieristica e manutenzione di macchinari industriali e pulizie), oltre che nel settore del noleggio di autovetture e di commercio all’ingrosso. Importante anche il contributo informativo fornito dall’Arma reggiana alla Prefettura di Reggio Emilia per la successiva adozione dei provvedimenti interdittivi antimafia emessi nel corso del 2024.

Dall’inizio dell’anno, al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia sono pervenute circa 160.000 richieste telefoniche, oltre 400 al giorno. Di queste, 2.654 (7 al giorno) per liti tra le mura domestiche (cosiddette liti in famiglia), in strada e tra vicini.

Un fenomeno in costante crescita quello delle litigiosità e delle violenze nelle mura domestiche, che nel corso del 2024 ha visto i Carabinieri operare numerosi arresti e denunce grazie anche al maggior coraggio avuti dalle stesse vittime che hanno trovato la forza di denunciare in virtu’ delle recenti disposizioni emanate a loro favore dalle disposizioni di legge del Codice Rosso. In particolare:

  • 296 le persone arrestate e denunciate per atti persecutori e maltrattamenti in famiglia (ipotesi di reato da cosiddetto codice rosso) ;
  • 262 le persone arrestate e denunciate per lesioni personali;
  • 58 denunciate per percosse;
  • 112 persone denunciate per minacce;

Relativamente al fenomeno del disagio giovanile e i reati ad esso correlati 142 sono stati i minori segnalati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Bologna (104 nel 2023 con un aumento pari a oltre il 35 per cento). Le condotte illecite si sono concretizzate in attività delittuose concernenti principalmente i reati minacce, lesioni personali, rapine e danneggiamenti. A seguito dell’aumento di aggressioni e rapine nei confronti di minori e risse tra gruppi opposti di adolescenti, avvenute sia nel capoluogo che in provincia, i carabinieri hanno rivolto fortemente le loro attenzioni su tali fenomeni delittuosi legati a gruppi composti prevalentemente da minori adolescenti a che in maniera pressoché quotidiana si rendono protagonisti di gravi episodi delittuosi, inurbanità e degrado.

Un 2024 che ha continuato a registrare l’ignobile e vile condotta dei gruppi di malviventi dediti alle truffe agli anziani. Al riguardo, grazie all’incessante campagna informativa di sensibilizzazione portata avanti anche nel 2024 dai Carabinieri di tutta la provincia di Reggio Emilia (sensibilizzazioni durante le messe, incontri promossi dai Carabinieri con gli anziani dei vari paesi, spot televisivi ed articoli stampa, ecc…) ed ai reiterati inviti a diffidare degli estranei, chiamando immediatamente il 112, possono essere considerati molto soddisfacenti i risultati ottenuti (una cinquantina quelle sventate). Si è in sintesi “costruito” un fronte preventivo – senza precedenti – per cercare di arginare questo spregevole reato, ferme restando le attività investigative avviate nel corso del 2024.

Nel corso del 2024, innumerevoli anche gli inseguimenti operati dai carabinieri reggiani nei confronti di malviventi sorpresi a rubare: ingente la refurtiva recuperata, il cui valore stimato è di oltre 1.000.000 di euro, sottratta alla malavita e restituita ai derubati. Attività preventiva agevolata dai “nuovi strumenti” a cui l’Arma crede tanto, in virtù del principio della sicurezza partecipata, quali il cd. protocollo di vicinato e le telecamere intelligenti dei presidi comunali, veri punto forza del contrasto preventivo alla criminalità predatoria.

Un 2024 significativo e di intenso lavoro, per i carabinieri reggiani, ulteriormente “impreziosito” dalla specialità dei Carabinieri Forestali che, oltre a garantire maggiore capillarità sul territorio, hanno proseguito ad aumentare le competenze e le specificità nella tutela dell’ambiente, del territorio e delle acque, nonché nella sicurezza e dei controlli nel settore agroalimentare. Significativo l’impegno dei Carabinieri Forestali reggiani sul fronte delle indagini finalizzate a contrastare le condotte illecite concernenti i rifiuti.

Il 2024 ha visto anche il rinnovo e l’arricchimento della compagine Arma, con l’assegnazione del nuovo comandante Provinciale dei Carabinieri Colonnello Orlando Hiromi Narducci e di un nuovo ufficiale il Tenente Gloria Salvati assegnato quale Comandante del nucleo operativo e Radiomobile di Reggio Emilia a cui fanno capo il pronto intervento e la centrale operativa del 112  oltre all’assegnazione nel corso dell’anno di oltre 30 nuovi carabinieri per rinforzare i reparti dell’Arma dislocati tra Reggio Emilia e Provincia. Nuovi innesti che contribuiranno ad accrescere i livelli di sicurezza garantendo rassicurazione sociale delle comunità rafforzando l’efficacia della rete dei servizi di prossimità al cittadino, rappresentati dalle 38 Stazioni una Tenenza e tre Compagnie dipendenti dal Comando Provinciale di Reggio Emilia. Tra i nuovi carabinieri anche una buona quota di personale femminile che sarà impiegata con priorità rispetto ai reati rientranti nella sfera del codice rosso per far sì che le vittime, grazie anche agli ambienti creati a Reggio Emilia e provincia nell’ambito del progetto denominato “Una stanza tutta per sé”, siano adeguatamente sostenute nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi alle Forze dell’Ordine e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona. Si tratta di attenzioni messe in atto al fine di consentire alla donna vittima di tali reati di sentirsi a proprio agio nel raccontare di volta in volta le emozioni negative vissute.

















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