La Città di Medicina celebra il 80° anniversario della sua Liberazione dall’occupazione nazifascista, un periodo fondamentale per la sua identità e per la memoria collettiva, con un ricco programma che unisce storia, cultura e arte.
Dal 15 gennaio al 18 maggio 2025 il Comune propone alla cittadinanza una serie di eventi commemorativi, tra cui conferenze, trekking urbano, mostre e street art, che permetteranno di riflettere su quei momenti storici che hanno segnato la città.
Le celebrazioni ufficiali vedranno la partecipazione delle autorità locali, delle associazioni partigiane e della cittadinanza per un momento di riflessione e omaggio ai caduti della Resistenza.
Il programma prevede:
Ciclo di conferenze e incontri con esperti e studiosi che approfondiranno gli eventi legati alla Liberazione della città e ai cambiamenti sociali e politici che ne sono seguiti.
Trekking Urbano, una passeggiata storica per scoprire i luoghi significativi della città legati alla Liberazione.
Street Art, l’arte urbana ispirata alla resistenza e alla libertà trasformerà la città in una galleria all’aperto, arricchendo l’esperienza visiva di chi la visita.
Scopertura pietra d’inciampo in memoria del partigiano medicinese Giulio Pedretti
Mercoledì 15 gennaio 2025 si terrà il primo evento commemorativo della rassegna, dedicato al partigiano Giulio Pedretti ucciso a Mauthausen.
L’evento inizierà alle ore 14 nella Sala del Consiglio comunale, via Libertà 103, con i saluti dell’artista Gunter Demnig e delle autorità locali. A seguire, l’esibizione musicale di ArchiEnsamble dalle Scuola di musica Medardo Mascagni.
La cerimonia si concluderà in via Cuscini, con la scopertura della pietra d’inciampo dedicata a Giulio Pedretti, partigiano medicinese caduto a Mauthausen, con letture a cura delle alunne e degli alunni dell’I.I.S. Giordano Bruno.
Che cos’è la pietra di inciampo?
Le pietre d’inciampo sono piccoli blocchi di cemento ricoperti di ottone lucente, installati nei marciapiedi di città in tutta Europa, che ricordano le persone vittime del regime nazista. Ogni pietra è incisa con il nome, la data di nascita, la data di deportazione e, se nota, la data di morte.
In Europa ne sono state installate già oltre 70.000, la prima a Colonia, in Germania, nel 1995 grazie ad un’iniziativa creata dall’artista Gunter Demnig come reazione a ogni forma di negazionismo e di oblio, al fine di ricordare tutte le vittime del Nazional-Socialismo, che per qualsiasi motivo siano state perseguitate: religione, razza, idee politiche, orientamenti sessuali.
La posa della pietra d’inciampo, effettuata personalmente dall’artista, rappresenta un gesto importante per mantenere viva la memoria storica, affinché le atrocità del passato non vengano dimenticate e le nuove generazioni possano continuare a riflettere sull’importanza della libertà, della giustizia e dei diritti umani. Perchè, come espresso in un passo del Talmud, “Una persona viene dimenticata soltanto quando viene dimenticato il suo nome”.
Chi era Giulio Pedretti?
Pedretti Giulio detto «Pedro» nacque il 27 maggio 1921 a Castel Guelfo e fu residente a Medicina. Operaio cantoniere, militò come partigiano nel battaglione «Zancanaro» della brigata «Feltre» della divisione «Belluno» con funzione di comandante di compagnia.
Fu arrestato il 4 dicembre 1944 da tedeschi e deportato a Mauthausen l’1 febbraio 1945 dove morì il 14 marzo 1945 nel sottocampo di Gusen.
Dichiarazioni del Sindaco di Medicina Matteo Montanari e dell’Assessore alla Cultura Enrico Caprara:
«È importantissimo fare memoria della storia recente, in particolare in occasione di questo ottantesimo anniversario della Liberazione. Medicina ha molti testimoni da ricordare: persone che hanno capito da quale parte era giusto stare e si sono comportati di conseguenza. Molti nomi di questi sono giustamente noti, nomi di partigiani, staffette, combattenti, ma sono da ricordare anche coloro, meno noti, che hanno resistito al clima di violenza terribile che la guerra portò con sé, senza necessariamente imbracciare le armi.
A loro dobbiamo il riscatto dalla dittatura, essi hanno combattuto e resistito perché hanno creduto in un’Italia diversa da quella che avevano conosciuto: un’Italia democratica e rispettosa dei diritti fondamentali di ogni individuo. Questa è l’Italia della Costituzione nata dall’antifascismo.
Non dobbiamo dimenticare. Questo è anche l’obiettivo dell’artista tedesco Gunter Demnig, che con le sue “pietre” ci vuole fare “inciampare” nelle strade che percorriamo quotidianamente e ricordare di cosa è stato capace l’uomo in quegli anni terribili. Egli vuole ricordare coloro che furono deportati e trovarono la morte nei campi di sterminio nazisti.
La pietra d’inciampo a Medicina è collocata davanti all’ultima abitazione di Giulio Pedretti, partigiano ventenne, che, dopo essersi dato alla lotta armata nel bellunese, fu arrestato dai tedeschi e deportato al campo di Mauthausen dove morì nel marzo del 1945.
È un’importante occasione per ricordare chi ha perso la vita negli anni della Seconda Guerra Mondiale, ma anche per riflettere su cosa significhi oggi, in Italia e nel mondo, lottare per la pace, la libertà e la democrazia».
80 anni di libertà: Medicina 1945-2025
Rassegna del Comune di Medicina dedicata al 80° della Liberazione.
Mercoledì 15 gennaio dalle ore 14, Sala del Consiglio (via Libertà, 103) e a seguire in via Cuscini 27 – L’autore Gunter Demnig inaugura la pietra d’inciampo dedicata a Giulio Pedretti partigiano rinchiuso e ucciso a Mauthausen.
Sabato 25 gennaio dalle ore 16, Sala del Consiglio (via Libertà, 103) – Cinzia Venturoli dialoga con Benedetta Tobagi sui libri “La resistenza delle donne” e “Covando un mondo nuovo”.
Lunedì 24 febbraio ore 20.45, Sala del Consiglio (via Libertà, 103) – Conferenza di Roberta Mira (Università di Bologna) “La lotta di liberazione in Veneto e il contributo dei partigiani medicinesi”.
Lunedì 10 marzo ore 20.45, Sala del Consiglio (via Libertà, 103) – Conferenza di Matteo Marabini su “La resistenza non armata”.
Martedì 18 marzo ore 20.45, Sala Auditorium (via Pillio, 1) – Presentazione e proiezione del filmato “Un bel giorno oggi sarà il passato” a cura di Lorenzo Monti e Claudio Spottl.
Martedì 15 aprile ore 20.45, Sala del Consiglio (via Libertà, 103) – Presentazione del libro “La pianura dei ribelli – Lotte sociali e movimento di liberazione a Medicina 1943 – 1945” a cura degli storici Paola Gemelli e Daniel Degli Esposti.
MERCOLEDÌ 16 APRILE (pomeriggio) nelle frazioni e Piazza Garibaldi – Celebrazione ufficiale dell’anniversario della Liberazione di Medicina con le autorità locali e le delegazioni dei Reggimenti King’s Hussars e Gurkha Rifles.
Sabato 19 aprile (tutto il giorno) Ponte della Gaiana, Villa Fontana – Gaiana, 1945: rievocazione storica e visita sul fronte della battaglia.
VENERDÌ 25 APRILE ORE 10, PIAZZA GARIBALDI – Celebrazione ufficiale dell’anniversario della Liberazione.
Domenica 4 maggio ore 15 – “Trekking urbano” sui luoghi della guerra e della Resistenza.
17 e 18 maggio (tutto il giorno), presso il lavatoio dell’Osservanza – “Correnti periferiche”: progetto collettivo di arte urbana” in collaborazione con ARCI e Collettivo Medicinese.