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“Hub in polis”: al via a Modena i progetti dei giovani per i giovani

Con l’assessore Bortolamasi, il gruppo dei rappresentanti delle associazioni che partecipano ad Hub in polis e Fuori radar

Il primo a partire è il progetto “Up your polis”, del gruppo informale Up your game!, che, con il sostegno della Casa delle culture e Città&Scuola, propone a ragazzi e ragazze di partecipare a giochi di ruolo e da tavolo come strumento per creare comunità.

Il progetto prende il via martedì 14 gennaio alle 15, nella sala allestita alla Polisportiva San Faustino, in via Wiligemo 72, con una sfida a Dungeons & Dragons. E nello stesso spazio, entro gennaio, partono anche le “Mappe di comunità”, del gruppo informale Mondo Barrio, che, da lunedì 23, propone un laboratorio artistico per i ragazzi dell’associazione Aut Aut e, a seguire, un laboratorio partecipativo aperto a tutti per creare un itinerario urbano; il laboratorio di narrativa e game design per adolescenti del gruppo informale We role; i pomeriggi di cucito del gruppo Punti in polis che domenica 26 gennaio esordiscono con un workshop per realizzare una “tote bag”. E sempre a gennaio, sabato 25, si riunisce anche per la prima volta “Redazione desiderio”, che nell’ambito del progetto regionale “Youngle”, crea uno spazio per far emergere i desideri portando avanti la riflessione attraverso la produzione di podcast.

Si concretizza con l’avvio di queste prime cinque attività, sulle 12 in programma, “Hub in polis” il progetto promosso dal Comune di Modena, in collaborazione con Arci Modena e Polisportiva San Faustino con il sostegno di Fondazione di Modena (attraverso il bando Personae), che ha l’obiettivo di sostenere il protagonismo e la crescita delle competenze trasversali e professionali dei giovani e di favorire lo sviluppo della comunità locale potenziando la rete delle associazioni giovanili e dei gruppi informali di giovani.

Insieme ad “Hub in polis”, ha preso il via a gennaio anche il progetto “Fuori radar”, anche in questo caso guidato dal settore Politiche giovanili del Comune di Modena, che intende creare opportunità ed esperienze educative per aiutare i Neet, i giovani che non studiano e non lavorano, attraverso un programma integrato di proposte formative, informative ed esperienziali specifiche.

La partenza di entrambi i progetti è stata presentata questa mattina, martedì 14 gennaio, in Municipio con una conferenza stampa alla quale hanno partecipato l’assessore alle Politiche giovanili Andrea Bortolamasi; Pier Nicola Tartaglione, presidente della Polisportiva San Faustino, che nel 2025 festeggia i cento anni; Silvia Menabue, consigliera di Fondazione di Modena; i rappresentanti delle associazioni che danno vita ad “Hub in polis” e “Fuori radar”.

Il primo passo del progetto “Hub in polis” è stata la creazione nei locali della Polisportiva San Faustino di uno spazio, che porta lo stesso nome, pensato per aggregare persone, idee e iniziative diverse coprogettate dai giovani e dirette ai loro coetanei. In questo spazio si svolgerà una parte dei 12 progetti finanziati dal Comune (con un fondo di 100 mila euro finanziati da Fondazione di Modena per un contributo massimo di 7 mila euro a progetto) attraverso un bando aperto ad associazioni giovanili e gruppi informali, con l’obiettivo di rendere ragazzi e ragazze protagonisti attivi di tutti i progetti. Sostenibilità ambientale e sociale, promozione di stili di vita sani e del benessere fisico e psicologico, valorizzazione della cultura, dei beni culturali e delle arti, coesione sociale e dell’inclusione, sviluppo delle competenze per l’inserimento lavorativo e l’autoimprenditorialità sono gli ambiti nei quali dovevano rientrare i progetti presentati al bando che prevedeva anche linee di intervento specifiche collegate al progetto regionale “Youngle” a sostegno del benessere psicofisico dei giovani.

Oltre ai cinque progetti in partenza, gli altri, che saranno realizzati entro l’anno, sono “Parchi, lo stretto necessario”, del gruppo informale Collettivo minimo, che mette al centro lo spazio pubblico urbano come luogo da vivere anche attraverso percorsi tematici creativi che culmineranno in un festival in un parco dal 29 al 31 maggio; “Spazio SanPa”, presentato da un gruppo informale di giovani della parrocchia di San Paolo che intende creare uno spazio di ritrovo a libero accesso, animato e partecipato dai ragazzi del quartiere Villaggio Zeta con il coinvolgimento anche dei residente del residence Costellazioni; “San Faustino assembly garage”, un “garage” in cui imparare a riparare e riciclare piccoli oggetti per acquisire competenze tecniche e manuali; “Città futura per polisportiva Villa d’Oro” dell’associazione Città futura che, con iniziative culturali, mostre, spettacoli teatrali e altre attività creative vuole aumentare l’offerta culturale e aggregativa della Polisportiva; “Brain X”, del gruppo informale omonimo, che vuole creare una comunità locale di dottorandi e ricercatori per mitigare la “fuga di cervelli” formandoli per l’autoimprenditorialità; “Performing Sanfa”, del gruppo informale Art Lab, che coinvolgerà un gruppo di giovanissimi in un atelier creativo da realizzare presso Drama Teatro; “Modena in Medina”, di Voci di frontiera, con laboratori e spazi di incontro per il dialogo multiculturale.

AZIONI PER I “NEET” CON IL PROGETTO “FUORI RADAR”

Per “riaccendere” chi non studia e non lavora, fino a giugno laboratori, attività formative ed esperienziali per mettersi in gioco in campi mai sperimentati

Proporre ai “Neet”, i giovani che non studiano e non lavorano, un’occasione per “riaccendere” la visione del proprio futuro offrendo loro l’opportunità di attività formative ed esperienziali per mettersi in gioco in campi nuovi e mai sperimentati. È questo l’obiettivo di “Fuori Radar”, il progetto del Comune di Modena in collaborazione con un ampio partenariato di associazioni le cui attività sono in fase di avvio e proseguiranno fino a giugno.

Insieme a ForModena, Artisti Drama, le cooperative sociali La Porta Bella, Aliante e Caleidos, il Club TreEmme, Nuova Cerform, Stars & Cows Società Benefit, Civibox, Centro servizi per il volontariato, il Comune ha voluto creare un “ecosistema collaborativo” con i giovani stessi, educatori, formatori, tutor, mentori, youth worker, associazioni, agenzie per il lavoro, imprese, scuole, istituzioni per realizzare progetti diversi che possano offrire a ragazzi e ragazze una motivazione per intraprendere o riprendere percorsi di studio o di ricerca attiva del lavoro, e per migliorare l’autostima, la consapevolezza di sé e la fiducia nei propri mezzi oltre ad aumentare il loro benessere psicologico. Le attività sono aperte anche a ragazzi e ragazze che studiano ma che stanno vivendo momenti di difficoltà nel percorso scolastico, con l’obiettivo di prevenire la dispersione.

Nell’ambito del progetto vengono proposti un laboratorio di ripresa, videoditing e social media (a cura di Aliante); un’attività di mediazione linguistica per il conseguimento della patente di guida (a cura di Caleidos); corsi per lo sviluppo di competenze digitali, dalla comunicazione sui social media alla grafica alla progettazione di esperienze immersive con Civibox; corsi per lo sviluppo di competenze attraverso il gioco con il Club Tre Emme; percorsi personalizzati di volontariato (Centro servizi volontariato); laboratori creativi con Drama Teatro; corsi su vari temi, come teatro e public speaking, fumetto, web reputation e anche cucina con ForModena; attività ludico-creative nei centri di aggregazione con La Porta Bella; workshop motivazionali e sessioni individuali di orientamento professionale (a cura di Nuova Cerform); laboratori per imparare a scrivere un curriculum vitae, per affrontare un colloquio di selezione e gestire Linkedin (a cura di Stars & cows). Tutte le informazioni e le istruzioni per partecipare si trovano sul sito dedicato (www.fuoriradarmodena.it) e sul sito dell’Informagiovani del Comune di Modena.

Il progetto, che complessivamente ha un valore di 248 mila euro, è finanziato per 195 mila 500 euro dall’Associazione nazionale comuni italiani (Anci) e per 52 mila 500 euro dall’Amministrazione. Il Comune, insieme ai soggetti del territorio, ha infatti partecipato al bando pubblico di Anci “Link! Connettiamo i giovani al futuro per la presentazione di proposte progettuali di emersione e riattivazione dei giovani Neet”, volto ad attivare proposte progettuali e interventi attraverso il coinvolgimento diretto della popolazione nella fascia di età dai 14 ai 35 anni. L’iniziativa è cofinanziata dalla Presidenza del Consiglio dei ministri – Dipartimento per le politiche giovanili e del Servizio civile.

















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