Così Federconsumatori Emilia Romagna: “Sulla rete dell’Alta Velocità Torino-Milano-Bologna-Roma degli attesi “miglioramenti della qualità del servizio” promessi a seguito di un’estate ferroviaria disastrata da guasti e “interruzioni programmate” che hanno appiedato sia i normali utenti che turisti, non vi è ancora traccia. A tutt’oggi le diverse tratte dell’Alta Velocità sono interessate da guasti che con una frequenza senza precedenti coinvolgono massicciamente anche i tradizionali collegamenti nord-sud.
Nell’ultima settimana il nodo di Bologna è stato interessato da gravi disservizi dell’Alta Velocità, sia nella tratta Bologna-Milano che sulla Bologna-Firenze, interessando complessivamente oltre 50 convogli con ritardi intorno ai 30 minuti. Di assoluto rilievo la causa dei disservizi che, in 3 casi su 5, non risiede nell’infrastruttura ma in guasti ai treni. In particolare questi disservizi risultano inaccettabili nei collegamenti tra Bologna e Firenze, fortemente condizionati anche da lavori di adeguamento tecnologico sulla linea storica Bologna-Prato, mettendo a serio rischio i collegamenti tra le due regioni.
Di tutto questo sembrano non preoccuparsi il gestore dell’infrastruttura RFI e il Ministero dei Trasporti che continuano a programmare interventi e lavori che non garantiscono la regolarità di un servizio “a mercato” con tariffe decise dai gestori, Trenitalia e Italo, non certo ribassate al livello indecente dell’attuale qualità erogata. In queste ore il gruppo FS attraverso un esposto alle autorità tenta di addebitare le responsabilità dei disservizi a misteriosi sabotaggi che vorrebbero destabilizzare istituzioni e dirigenza FS, forse dimenticando che potrebbe ottenere questi chiarimenti semplicemente rivolgendosi alla propria consociata RFI. Per Federconsumatori si rende necessario un immediato intervento per ottenere maggiore equilibrio tra la necessità di una adeguata manutenzione, sia per l’infrastruttura che per i treni, che la garanzia del servizio previsto.
Federconsumatori ritiene che il tempo necessario per rientrare nella quotidiana normalità ed efficienza prevista dagli orari e dalle condizioni di trasporto per cui i clienti pagano un biglietto di importo non trascurabile, sia ormai trascorso. Non è certo risolutivo o sufficiente impegnarsi ad un rimborso integrale del biglietto, spesso già previsto dalle norme. Devono essere individuate nuove forme di indennizzo per i danni prodotti ai viaggiatori da ritardi e soppressioni, ben sapendo che molte attività economiche e spostamenti sono programmati sui tempi “promessi” dall’Alta Velocità. Gli sportelli di Federconsumatori sono comunque a disposizione degli utenti per assistere chi dovesse incontrare difficoltà nelle attuali procedure di reclamo e conciliazione” – conclude Federconsumatori ER.