Il mondo dell’istruzione, la sicurezza urbana e l’ambiente, ma anche focus specifici su carcere, diritti dell’infanzia e contrasto alla violenza sulle donne. Queste le tematiche principali che hanno caratterizzato i primi sei mesi di lavoro del nuovo Consiglio comunale di Modena, che anche nella nuova legislatura prosegue l’intensa attività degli ultimi anni.
“Anche per questo nuovo corso del Consiglio – osserva il presidente Antonio Carpentieri – l’attività si conferma su livelli alti, frutto di grande disponibilità, impegno e spirito di collaborazione di tutti i consiglieri nel mettere al centro il bene della comunità, trattando anche tematiche molto delicate, che guardano alle persone più fragili con l’obiettivo di non lasciarle sole”.
In particolare, tra luglio e dicembre 2024 (con pausa estiva in agosto), l’Assemblea si è riunita 18 volte (42 erano state le sedute totali del 2023), con una presenza decisamente assidua dei consiglieri (95 per cento), di cui 10 sempre presenti all’appello e 9 con una sola assenza.
I consiglieri comunali sempre presenti sono stati: Antonio Carpentieri, Paolo Ballestrazzi, Luca Barbari, Giovanni Bertoldi, Diego Lenzini, Stefano Manicardi, Maria Grazia Modena, Luca Negrini, Katia Parisi ed Elisa Rossini. Sul registro, poi, sono nove ad aver saltato una sola seduta: Martino Abrate, Paolo Barani, Federica Di Padova, Laura Ferrari, Fabia Giordano, Fabio Poggi, Ferdinando Pulitanò e Giovanni Silingardi, a cui si aggiunge il sindaco Massimo Mezzetti.
Nel dettaglio, sono state 27 le delibere illustrate e approvate, mentre sono state 19 le mozioni, di cui 16 approvate (8 di maggioranza, una delle opposizioni, 7 congiunte). Affrontate anche 32 interrogazioni, di cui 24 trasformate in interpellanze e quindi trattate con ampio dibattito (6 di maggioranza, 18 di opposizione), mentre ulteriori 16 interrogazioni hanno ottenuto, come richiesto dal consigliere, la risposta scritta (di cui 3 di maggioranza e 13 delle opposizioni). Da Regolamento, sindaco e assessori sono chiamati a rispondere alle rispettive interrogazioni, mentre la calendarizzazione delle mozioni è decisa secondo un meccanismo che alterna atti della maggioranza e quelli delle opposizioni, tenendo conto delle indicazioni dei Capigruppo. L’organizzazione dei lavori del Consiglio comunale e delle commissioni è stabilita, invece, dal presidente del Consiglio comunale coadiuvato dalla Conferenza dei capigruppo.
La commissioni consiliari si sono riunite invece complessivamente 32 volte: 11 volte la commissione Risorse, 7 la Seta, 4 la Servizi, 2 le commissioni Affari istituzionali e la Controllo e Garanzia, una la commissione Elettorale, oltre alle 5 commissioni congiunte Seta-Risorse. Sono state 17 le sedute della conferenza dei capigruppo.
Tra i temi che più hanno interessato i lavori del Consiglio e gli atti politici presentati dalle forze politiche spiccano: l’istruzione (al centro di 8 documenti), l’ambiente e la sicurezza urbana (entrambi oggetto di 5 atti). Il Consiglio comunale ha poi deciso di porre particolare attenzione alla Casa Circondariale Sant’Anna di Modena oggetto non solo di specifici documenti politici, ma anche di una visita istituzionale dei consiglieri, un consiglio tematico tenutosi l’11 novembre, esplicitamente dedicato a tutte le problematiche riguardanti il carcere modenese, e diverse commissioni di approfondimento che hanno coinvolto istituzioni, soggetti e associazioni che si occupano del tema.
Infine, l’Assemblea ha dedicato ampio spazio ai diritti dell’infanzia, coinvolgendo nella seduta del 20 novembre anche Unicef ed esperti, e alla violenza di genere invitando, nella seduta del 27 novembre, il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Modena e l’Associazione Casa delle donne contro la violenza per fare il punto della situazione del territorio e sulle possibili azioni da intraprendere.
Ulteriori approfondimenti sui primi sei mesi di attività del Consiglio disponibili sul sito https://www.comune.modena.it/amministrazione/organi-di-governo/consiglio-comunale/2024-2029/consiglieri/tabella-presenze