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AMRER ha donato un microscopio alla Reumatologia del Policlinico di Modena

Grazie all’Associazione dei Pazienti Reumatici una nuova strumentazione per l’esame del liquido all’interno delle articolazioni

AMRER Associazione Malati Reumatici Emilia – Romagna ha donato un nuovo microscopio di ultima generazione alla Reumatologia dell’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, diretta dalla prof.ssa Dilia Giuggioli. La consegna è stata effettuata stamattina al Policlinico dal Direttore di AMRER Daniele Conti, accompagnato da alcuni volontari. Ad accoglierli, oltre alla prof.ssa Giuggioli, c’erano il Direttore Generale di AOU di Modena, dott. Claudio Vagnini e della dottoressa Gilda Sandri della Reumatologia. Il microscopio consentirà l’analisi del liquido sinoviale, cioè il liquido all’interno delle articolazioni per valutare la salute delle articolazioni e rilevare varie condizioni come artrite, infezioni o artrite da microcristalli come la gotta.

Poter dare il nostro contributo affinché la diagnosi di una malattia reumatologica sia davvero precoce è parte della nostra missione, così come lo è sostenere il nostro preziosissimo Sistema Sanitario Nazionale e i tutti i sanitari che ci prendono in carico – afferma Daniele ContiLa donazione del microscopio all’UO di Reumatologia è stata possibile grazie alle persone che ci sostengono con il 5×1000, con le campagne di solidarietà che proponiamo a Natale a Pasqua. Un grazie va anche a tutti i volontari che sono sempre presenti a tutte le iniziative che mettiamo in campo per i pazienti reumatologici”.

“Desidero ringraziare AMRER per questa donazione – ha commentato il Direttore Generale Claudio Vagniniche consente di migliorare la nostra capacità di diagnosi delle malattie reumatiche. Il supporto delle Associazioni come AMRER è fondamentale per aiutare i nostri professionisti a lavorare al meglio per il bene dei pazienti. Il volontariato è davvero un valore aggiunto per la Sanità Modenese e vorrei approfittare di questo momento per ringraziare tutte le associazioni che ci hanno sostenuto in questi anni.”

Gli esami ematochimici e strumentali – spiega la prof.ssa Dilia Giuggiolirivestono un ruolo fondamentale nel percorso diagnostico e terapeutico delle malattie reumatiche. Dalle analisi del sangue alle tecniche cosiddette di “imaging”, permettono di identificare precocemente condizioni come le artriti, le connettiviti, consentendo così un intervento tempestivo e una scelta della terapia più adeguata, determinanti nel  migliorare la qualità della vita del paziente. L’analisi del liquido sinoviale, che si effettua tramite artrocentesi è cruciale per diagnosticare malattie articolari come le artriti microcristalline ad esempio la gotta, senza ricorrere ad ulteriori accertamenti diagnostici ed è una competenza fondamentale in Reumatologia”.

L’analisi del liquido sinoviale – commenta la dottoressa Gilda Sandricostituisce uno degli esami di laboratorio più importanti in Reumatologia. Il liquido sinoviale viene aspirato da un’articolazione tumefatta. L’esame del liquido sinoviale fornisce informazioni utili in caso di mono-artrite, nel sospetto di artrite da microcristalli, dovuta al pirofosfato di calcio e all’acido urico. Ancora, è utilissimo nel sospetto di artrite settica, nel sospetto di emartro. Tramite il microscopio a luce polarizzata è possibile ricercare i cristalli ed in taluni casi è possibile fare una diagnosi anche in assenza di esami bioumorali, di patologie come la gotta.”

















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