La Pietra di Bismantova illuminata di rosa: a 100 giorni dalla partenza del Giro d’Italia la principale eccellenza ambientale dell’Appennino ha dato spettacolo, grazie alla colorazione insolita realizzata in vista dell’arrivo della corsa ciclistica a Castelnovo Monti il 21 maggio.
Nella serata di mercoledì, 29 gennaio, tutte le città e località sedi di partenza o di arrivo delle tappe del Giro 2025 hanno scelto un monumento da illuminare del colore iconico della gara, quello della maglia del primato nonché del giornale sportivo La Gazzetta dello Sport che lo organizza dalla prima edizione nel 1909.
Castelnovo Monti ha scelto di affrontare una sfida non semplice: è stata l’unica sede di tappa a scegliere di illuminare un monumento naturale, e tutt’altro che piccolo, come la Pietra di Bismantova, rupe dalle forme uniche, citata anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia. La sfida è stata vinta grazie alla collaborazione con ProMusic, azienda di Vezzano sul Crostolo leader nel settore service audio-video-luci in Emilia – Romagna.
A questo momento di straordinaria suggestione hanno preso parte il Sindaco di Castelnovo Monti Emanuele Ferrari, l’Assessore allo sport Carlo Boni, Giammaria Manghi Coordinatore delle Politiche Sportive della Regione Emilia-Romagna. Presenti anche numerosi ciclisti delle società Università del Pedale di Castelnovo Monti, della Ciclistica Boiardo di Scandiano e della Cooperatori di Reggio Emilia con il presidente Paolo Pè. E in piazzale Dante c’erano anche Paolo Tedeschi, presidente dell’Associazione Nazionale Ex Corridori Ciclisti, e Lauro Grazioli, ex ciclista professionista.
Afferma Emanuele Ferrari: “Vedere colorato di rosa questo teatro naturale straordinario è una meraviglia, come il fatto stesso che possa arrivare il Giro d’Italia a Castelnovo Monti. Il Giro d’Italia è un grande romanzo popolare che racconta il nostro Paese, sapere che entriamo a pieno titolo in questo romanzo ci riempie di orgoglio e ci dà una grande responsabilità. Sarà una tappa che passerà vicino alla Pietra ma attraverserà anche la zona dei Gessi Triassici, patrimonio dell’Umanità Unesco. Un percorso che a mio avviso è anche simbolico, un omaggio alla resistenza e dello spirito di sacrificio di chi sceglie di vivere in montagna, e si impegna per rendere questi luoghi sempre più vivi e attrattivi”.
Aggiunge Giammaria Manghi: “E’ un’occasione storica, la prima volta di un arrivo del giro a Castelnovo, il paese può valorizzare la Pietra ma non solo, può mettere in evidenzia tutto il territorio, le sue caratteristiche e la bellezza della montagna anche quando si parla di Appennini, in una tappa che si preannuncia di quelle interessanti, da classifica”.