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Sassuolo: brutta avventura per il consigliere Macchioni durante la chiusura del suo esercizio

“Un campanello d'allarme per la sicurezza in città”

Nei giorni scorsi, Francesco Macchioni, consigliere comunale e titolare dell’armeria di piazza Libertà, ha vissuto un episodio piuttosto inquietante. Mentre stava per chiudere il negozio, un uomo di origine straniera, verosimilmente ubriaco, si è presentato all’ingresso. La scena vissuta da Macchioni è stata ovviamente allarmante.

Ho fatto scattare l’apertura automatica della porta e mi sono trovato davanti un individuo che sembrava non avere la lucidità necessaria –  racconta Macchioni – L’uomo, con un brick di vino in mano, ha iniziato a porre domande sulle armi, in particolare su fucili e pistole, dimostrando un interesse inquietante“. Macchioni ha mantenuto sangue freddo, interloquendo con l’individuo per circa quindici minuti. “Ho finto di ricevere una telefonata e ho contattato la Polizia”. Fortunatamente, gli agenti del commissariato sono arrivati in pochi minuti, identificando l’uomo che, sebbene risultasse regolarmente residente in città, ha destato non poche preoccupazioni.

Macchioni riflette su quanto accaduto, ponendosi domande legittime: “Cosa sarebbe successo se in negozio ci fosse stata mia moglie? E se l’individuo fosse entrato in altri esercizi commerciali?

Questa esperienza ha spinto Macchioni a ribadire la sua richiesta di un maggior presidio di sicurezza sul territorio, un’esigenza che la cronaca locale sembra supportare. “Negli ultimi mesi la città ha assistito a un incremento dei furti nelle abitazioni e a episodi di violenza nei parchi e nei locali pubblici, spesso coinvolgendo gruppi di persone di origine straniera, la cui presenza è diventata fonte di crescente preoccupazione per i cittadini. La questione della sicurezza non è solo personale, ma politica e collettiva”.

“La città – prosegue Macchioni – ha bisogno di un’attenzione più incisiva da parte delle autorità, e in particolare del sindaco e della polizia urbana, che sembrano non cogliere la gravità della situazione. La recente escalation di episodi violenti, insieme alla mancanza di risposte adeguate, solleva interrogativi sul loro impegno nella tutela dei cittadini.

È evidente che la sicurezza deve tornare al centro dell’agenda politica locale. Non si tratta solo di un problema di ordine pubblico, ma di garantire un ambiente sereno e sicuro per tutti. Se non si inverte questa tendenza, il rischio è che episodi come quello vissuto in prima persona diventino sempre più comuni, trasformando la nostra città in un luogo insicuro e inospitale”.

 

















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