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Tentavano di riscuotere assegni falsificati: arrestati dalla Polizia di Stato di Bologna

La Polizia di Stato di Bologna, nella giornata di martedì 4 febbraio, ha tratto in arresto due uomini che dopo essersi recati presso l’Ufficio Postale di in via Pirandello, avevano tentato di incassare degli assegni, falsificando la firma del titolare del conto corrente.

E’ successo intorno alle 11:00 di martedì quando un giovane italiano, classe 2002, si è recato presso l’istituto postale e ha consegnato all’operatore dello sportello un assegno non trasferibile di importo pari a 1100 euro. L’addetto ha notato delle incongruenze sulla firma depositata sull’assegno, motivo per il quale ha rifiutato di cambiarlo e il giovane si è così allontanato.

Tuttavia, dopo circa un’ora e mezza, il ventitreenne si è ripresentato allo stesso sportello con altri due assegni, entrambi di 1100 euro e firmati con altre due firme difformi. In questo caso, insieme al ragazzo c’era anche un altro uomo, un cittadino ucraino classe ’86.

L’addetto dell’Ufficio Postale, insospettito dalla situazione, ha informato la sua Direttrice la quale ha contattato la proprietaria del libretto, una donna di 83 anni, cointestataria del conto insieme al marito 86enne, italiani entrambi bolognesi.

La stessa riferiva di non aver consegnato a nessuno il suo libretto postale e che il marito non era in grado di emettere assegni, in quanto allettato per motivi di salute e assistito presso la propria residenza da un “badante” ucraino.

I poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico hanno fermato i due uomini, trovati poi in possesso dell’intero blocco di assegni di proprietà dei due coniugi, e di alcuni arnesi quali una pinza, un coltellino a serramanico, un cutter e una forbice da elettricista. I due, in evidente stato di nervosismo, hanno fornito versioni discordanti e non hanno giustificato in alcun modo il possesso di quel libretto. Da maggiori accertamenti, entrambi gli uomini risultavano avere precedenti per reati contro il patrimonio, furti in abitazione, e in materia di stupefacenti.

I poliziotti dopo aver effettuato un sopralluogo a casa degli anziani coniugi hanno effettivamente appurato che il libretto era stato asportato ma non hanno riscontrato segni di effrazione, motivo per cui hanno esteso le indagini sulla figura del badante, un cittadino ucraino di 35 anni. Quest’ultimo, gravato anch’esso da precedenti per reati contro il patrimonio e in particolare per il reato di indebito utilizzo e falsificazione di carta di credito, è risultato essere in rapporto di amicizia con il cittadino ucraino tratto in arresto. Nello specifico, inoltre, i due risultano essere stati complici in una serie di furti commessi in provincia di Trento nel 2021.

Al termine dell’attività, i due uomini sono stati arrestati in flagranza per i reati di indebito utilizzo e falsificazione di strumenti di pagamento e ricettazione, mentre il badante sarà indagato per furto, al fine di accertare la sua responsabilità nella vicenda.

 

















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