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San Valentino, i modenesi scelgono la tradizione

Rose rosse in testa alle vendite seguite da rose blu, rose “arcobaleno” e tulipani

San Valentino è una delle festività più amate dagli italiani, e i modenesi non fanno eccezione: per loro, un regalo floreale per il proprio o la propria innamorata è un gesto irrinunciabile. Le rose rosse, simbolo dell’amore, restano la scelta preferita, sebbene quest’anno si registri un buon riscontro nelle vendite di rose blu e di rose “arcobaleno”. Anche i tulipani, che simboleggiano amore e gioia, stanno ottenendo un buon successo.

“Le rose rosse dominano le vendite e continuano a essere il simbolo indiscusso di questa ricorrenza. Oltre alle rosse, stiamo registrando vendite positive per le rose blu e per le rose “arcobaleno”, apprezzate per chi vuole mantenere la “classica” rosa come regalo ma senza rinunciare a un tocco di originalità. Anche i tulipani restano tra le prime scelte quando si tratta di San Valentino: apprezzati per il loro aspetto vivace e allegro, sono più economici rispetto ad altre varietà e spesso vengono scelti al posto della tradizionale rosa rossa. Inoltre, quest’anno stiamo notando una crescente richiesta di rose stabilizzate, apprezzate per la loro lunga durata che si estende oltre i due anni” afferma Daniele Marsigli, fiorista e rappresentante di Assofioristi Confesercenti Modena.

Malgrado l’aumento dei costi per energia e trasporti, i prezzi dei fiori sono rimasti allineati con quelli dell’anno precedente: 8-9 euro per una rosa rossa di 80/90 cm e 6 euro per quella di 60 cm. Il costo della rosa blu si attesta intorno agli 8 euro, un paio di euro in più per la rosa “arcobaleno”, mentre per gli altri colori il prezzo per ogni fiore varia dai 4-5 euro. Per quanto riguarda i tulipani, il costo di ogni fiore è di circa 2 euro. “Un mercato che, nonostante le difficoltà a livello globale – osserva Marsigli – si presenta con credenziali solide e con prezzi in linea con quelli dell’anno precedente”.

Come ogni anno, Assofioristi si concentra sul problema dell’abusivismo: “Richiediamo un intervento contro la vendita non autorizzata di fiori, che crea svantaggi per coloro che operano nel rispetto delle leggi. A questo riguardo, abbiamo deciso di contattare le amministrazioni comunali di Modena e provincia per chiedere un incremento dei controlli, così da affrontare un problema che colpisce pesantemente le imprese legittime.”

La vendita abusiva di fiori può inoltre danneggiare il consumatore: spesso si tratta di prodotti triangolati tramite Paesi importatori che li acquistano da nazioni al di fuori dell’Unione Europea, dove sono coltivati senza il rispetto delle normative fitosanitarie UE e con criteri poco etici in termini di trattamento dei lavoratori.

Assofioristi invita quindi a optare per i fioristi del territorio, sostenendo l’economia locale e a tutela della qualità del dono scelto: “Nei negozi di fiori di quartiere non mancano mai professionalità, accoglienza e qualità dei prodotti. Queste attività meritano di essere apprezzate, in quanto costituiscono un fondamentale punto di riferimento sociale e di sicurezza per le nostre comunità e città” conclude Marsigli.

















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