La Giunta ha approvato il progetto definitivo di recupero e rigenerazione urbana dell’ex Scalo Ravone che diventerà “Sim Bolo Park” (Sim sta per Sostenibilità, innovazione, mutualismo), un Parco urbano sostenibile e resiliente, un parco della cultura, distretto della creatività, dell’innovazione sociale, delle arti e dello sport, nuovo luogo urbano di aggregazione, di servizio pubblico e di socialità per la città di Bologna.
Questa delibera rappresenta un ulteriore tassello verso l’attuazione dell’intervento che porterà, dopo l’approvazione del progetto esecutivo, all’avvio dei lavori entro il 1 luglio 2025 con collaudo dell’intera opera entro il 31 dicembre 2027.
La spesa complessiva dell’intervento ammonta a 57.889.346,79 euro cui si affiancheranno altri 21.111.278,10 euro per la realizzazione del Polo della Memoria Democratica che verrà realizzato all’interno del Distretto Ex Scalo Ravone e non più negli edifici a fianco della Stazione Centrale come previsto in un primo momento.
All’interno del Distretto sono previsti spazi verdi di aggregazione per i cittadini, ampi spazi da destinare alle associazioni culturali – sportive per eventi, spazi di co-working e spazi destinati ad attività laboratoriali ed allestimenti espositivi, nonché adeguati punti di ristoro per i frequentatori di Sim Bolo Park.
Al centro del nuovo distretto ci sarà la Promenade luogo di connessione, non solo come percorso di collegamento ciclopedonale, ma anche come quinta alberata di espansione e connessione tra le aree est ed ovest di Sim Bolo Park.
Il recupero a una fruizione pubblica sarà condotto con la finalità di garantire la messa in relazione sia con il tessuto urbano esistente, sia con le vicine aree verdi, creando connessioni ecologiche e promuovendo la conservazione e valorizzazione degli elementi naturali, unitamente a un rafforzamento della rete ciclopedonale in modo da conseguire un incremento della mobilità dolce.
Al contempo, le sistemazioni e una parte delle funzioni previste consentono di incrementare la biodiversità, ricreando aree con vegetazione erbacea, arbustiva e arborea di specie autoctone e quindi habitat idonei per la fauna locale e di fornire spazi educativi-informativi e ricreativi.
Sono previsti interventi e dotazioni finalizzati a ridurre la richiesta di energia per climatizzazione e produzione di ACS, garantire una migliore gestione delle acque piovane e in generale la mitigazione degli effetti delle isole di calore urbano, applicando principi e soluzioni per l’adattamento al cambiamento climatico, in particolare aumentando le superfici permeabili e le zone verdi con soprassuolo arbustivo e arboreo.
Relativamente agli obiettivi legati all’implementazione delle zone verdi e a parco, la proposta progettuale prevede un ribaltamento delle condizioni attuali del sito che evidenziano un’area cementificata/costruita per l’80%.
L’Amministrazione comunale sta inoltre partecipando al bando per i Piani di Sviluppo che consentirà un ulteriore disponibilità di risorse economiche, circa 10 milioni di euro per la realizzazione di edifici di Edilizia Residenziale Sociale sempre all’interno del Distretto Ex Scalo Ravone nell’area per la quale oggi, con la Delibera di approvazione del Progetto Definitivo, viene avviata la procedura espropriativa.
All’interno del contesto dell’Ex Scalo Ravone a breve si aprirà la fase 2 che prevede la realizzazione di un Campo di calcio con annessa palazzina spogliatoi di circa 2000 mq, la succursale del Liceo Scientifico Arcangeli ed ulteriori edifici di Edilizia Residenziale Sociale con annessi servizi di quartiere.
L’intervento di innovazione sociale si inserisce all’interno del più ampio progetto di mandato del Comune della Città della Conoscenza, finanziato grazie alle risorse dei Piani Urbani Integrati (PUI), nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ed altre fonti di finanziamento locali ed europee. La Città della Conoscenza è l’intervento di pianificazione che mira alla rigenerazione del quadrante nord ovest di Bologna oltre che di azioni integrate, che puntano su scienza e sapere come leve strategiche per dare una nuova direzione all’insieme delle politiche cittadine di promozione della città, sviluppo, internazionalizzazione, attrazione dei talenti e degli investimenti di qualità, rigenerazione urbana e ambientale, ma anche per favorire nuovi processi di inclusione sociale attraverso atti di mutualismo.