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Incontro con la studiosa Anna Ottani Cavina: “La mia storia dell’arte per immagini”

Alla Fondazione Federico Zeri, la studiosa ed Emerita dell'Alma Mater, racconterà in modo informale e per immagini alcune tappe del cammino che l’hanno portata a proporre percorsi trasversali e a confrontarsi con importanti istituzioni internazionali

Giovedì 20 febbraio, alle 17.30, Anna Ottani Cavina sarà alla Fondazione Federico Zeri (Piazzetta Giorgio Morandi, 2 – Bologna) per parlare di “La mia storia dell’arte per immagini”, nell’ambito degli incontri in Biblioteca, organizzati con il contributo dell’Associazione Amici di Federico Zeri.

La studiosa e artista racconterà, in modo informale e per immagini, il percorso che l’ha portata a confrontarsi con importanti istituzioni internazionali. E’ stata infatti Adjunct Professor alla Johns Hopkins University, Visiting professor a Yale, Brown e Columbia University; ha vissuto lunghi periodi di ricerca presso il Getty Museum di Los Angeles, il Metropolitan Museum di New York, la National Gallery di Washington.

Determinanti per una visione integrata della cultura sono stati gli incontri con maestri della storia dell’arte come Longhi, Zeri, Briganti, Arcangeli, Pierre Rosenberg, Robert Rosenblum, ma anche Anceschi, Arbasino, Camporesi, Raimondi, Carlo Ginzburg, Mario Bortolotto, Roberto Calasso, Umberto Eco.

E nella convinzione che affrontare temi e contesti diversi accenda la passione e aiuti a rigenerare il metodo, Anna Ottani Cavina ha attraversato il Seicento caravaggesco, il Settecento neoclassico e romantico, la nascita della pittura en plein air, quando il paesaggio italiano, percepito come natura e tradotto sulla tela da grandi artisti (da Thomas Jones a Gauffier, da Granet a Corot, da Turner a Ruskin), diventa quel luogo della immaginazione e della memoria che da allora tutti noi, credendo di conoscerlo da sempre, chiamiamo Italia.

L’esposizione “Paysages d’Italie” presentata al Grand Palais di Parigi (2001) e poi a Mantova in Palazzo Te, è considerata il manifesto di questa nuova percezione del paesaggio, cui sono seguite altre mostre importanti: “Montagna, Arte e Scienza” allestita per l’inaugurazione del MART a Rovereto (2003); “Granet, Roma e Parigi” (2009) per Villa Medici a Roma; “John Ruskin, Le Pietre di Venezia” (2018) per il Palazzo Ducale di Venezia.

Fra i suoi libri si ricordano: “Carlo Saraceni” (1968), prima monografia dedicata a un artista caravaggesco, sulla scia del “Serodine” di Roberto Longhi; “Il Settecento e l’antico” (1982), “I paesaggi della ragione” (1994), “Felice Giani e la cultura di fine Settecento” (1999), “Il diario di Thomas Jones” (2003), “Geometries of Silence” (2004), “Federico Zeri, dietro l’immagine” (2009), “Terre senz’ombra. L’Italia dipinta” (2015), “Una panchina a Manhattan” (2019), “Louis Gauffier. Un pittore francese in Italia£ (2022).

Dal 1988 collabora alle pagine culturali del quotidiano La Repubblica. Dal governo francese è stata insignita del titolo della Légion d’honneur (2001) e di Officier des Art et des Lettres (2011).

 

Professoressa Emerita di Storia dell’Arte moderna all’Università di Bologna, Anna Ottani Cavina ha insegnato al DAMS negli anni Settanta e oggi è presidente onorario della Fondazione Federico Zeri che ha fondato e diretto fino al 2014. A quell’archivio fotografico ha destinato la sua fototeca di studiosa, oltre 18.000 fotografie che documentano i suoi studi e le sue ricerche.

















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