Troppo piccola la sala conferenza di Palazzo dei Principi per contenere tutte le persone che vogliono ascoltare la sua testimonianza, la sua esperienza di vita. Per questo l’incontro di sabato 1 marzo, alle ore 16, a Correggio con Don Mattia Ferrari si terrà invece al Teatro Asioli, sempre con ingresso libero su prenotazione (0522 693296).
Classe 1993, cresciuto nella parrocchia di Formigine, Mattia Ferrari è stato ordinato sacerdote nel 2018. Cappellano della nave Mediterranea Saving Humans, Ferrari sta compiendo studi in scienze sociali presso la Pontificia Università Gregoriana a Roma. Ha operato nella parrocchia di Nonantola e in alcuni centri sociali, tra questi il TPO di Bologna e lo Spin Time di Roma.
Il suo secondo libro, Salvato dai migranti – Racconto di uno stile di vita, ha la presentazione di Papa Francesco e la postfazione di Marco Damilano. Narrare i momenti di una vita significa ripercorrere le motivazioni profonde che hanno attraversato ogni istante e ogni incontro.
Mattia Ferrari descrive il suo vissuto, mostrandoci le crisi, le domande, le risposte e l’impegno tra i migranti e per loro. Lo sguardo attento riesce a leggere, oltre la superficie del benessere delle nostre società, l’opacità e la violenza che fanno da sfondo e che impediscono di sperimentare per tutti una vita nuova e giusta.
Don Mattia Ferrari, giovane cappellano della nave del soccorso Mediterranea, è da alcuni anni sotto protezione per le minacce subite dalla mafia libica, a seguito della sua opera di denuncia dei trafficanti e delle connivenze internazionali di cui godono. Più volte ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” di Fabio Fazio, Mattia ha incontrato diverse volte papa Francesco ed ora è impegnato, in occasione delle presentazioni del suo libro, a raccontare non solo il dramma dei migranti e lo sfruttamento cinico e disumano a cui sono sottoposti, ma anche a proporre un’alternativa di vita per tutti, basata sul rispetto, il dialogo e la solidarietà.