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Seta, Fit Cisl di Modena: “una passerella senza risposte”

“Non c’è un soldo per i lavoratori, non si sa nemmeno dove prenderli, proibito parlare di come andremo a gara nel 2027. Tecnicamente abbiamo preso parte ad una gentile passerella che non ha dato risposte ai lavoratori Seta”.

Così Maurizio Denitto, leader della Fit Cisl di Modena, commenta il summit che si è svolto ieri tra le organizzazioni sindacali e i vertici di Seta, rappresentati dall’Amministratore delegato Riccardo Roat e dal Presidente del Cda, Alberto Cirelli.

Lo chiamano piano di rilancio ma cosa stiano rilanciando non si è capito. Si è capito benissimo, invece, che non ci sono investimenti sulla qualità del lavoro e che questa azienda è ossessionata dai conti e dalle gare del 2027. Certo, Seta è come una dimensione parallela. Vediamo manager che fanno di tutto per portare Seta nella bocca di Bologna con un bilancio pieno di nuovi autobus e risorse umane light, perché gli autisti sono considerati come una zavorra. Proprio l’ottimo lavoro di inchiesta dei giornali aveva già permesso di conoscere il bluff di Seta – prosegue Denitto –, che non vuole costruire condizioni migliori per gli autisti, nemmeno se a chiederglielo prioritariamente sono i sindaci soci. Il tema del controllo pubblico di questa azienda è e sarà sempre più decisivo”.

Fit Cisl Modena ha sentito illustrare impegni organizzativi e sulle dotazioni strumentali, ha raccolto la conferma di grandi spese sugli autobus ma la realtà è una sola: “Mancano soldi per il lavoro, parliamo di 3.5/4.5 milioni di euro ma l’azienda sostiene di non avere queste risorse. Il fatto curioso è che Seta, partecipata dalla Regione attraverso Tper, spiega al sindacato che qualcuno deve mettere i soldi. Faccio sommessamente rilevare che dalla nascita di Seta, nel 2012, sono stati i lavoratori a finanziare abbondantemente l’azienda con le politiche al risparmio fatte sulla loro pelle. Bene, allora, che Seta voglia lavorare sul miglioramento dei tempi di percorrenza, ma non sarà questa la soluzione che eviterà la fuga di un autista che si beve 14 ore al giorno”.
In tutto questo, appunto, ci sono le gare del 2027, per le quali le agenzie della Mobilità di Modena, Reggio e Piacenza hanno già fatto richiesta a Seta dei dati sui mezzi e sui dipendenti. “Andare a gara senza dire con chi correremo e chi mette i soldi per gli investimenti è come iscriversi al campionato di serie A non sapendo se, in realtà, ci piacerebbe di più praticare il ciclismo”, conclude Denitto.

















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