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Intelligenza artificiale e videosorveglianza mobile al servizio della sicurezza stradale che resta tra le priorità della Polizia locale di Modena. Accanto alle campagne di sensibilizzazione, al contrasto e alla repressione dei comportamenti di guida scorretti con controlli sul territorio e strumentazioni tecnologiche in dotazione, il Comando di via Galilei schiera un nuovo apparecchio che sfrutta l’Intelligenza Artificiale nelle funzioni di pattugliamento dinamico.
Lunedì 3 marzo sulle strade cittadine è entrato in servizio Cerbero che sarà utilizzato principalmente per rilevare i veicoli privi di copertura assicurativa, oltre che di revisione e consentirà alla Polizia locale di intervenire efficacemente nelle situazioni dove la sosta irregolare crea problemi alla circolazione dei veicoli e alla sicurezza di tutti gli utenti della strada (per esempio sui viali intorno al centro o in prossimità delle scuole) anche sulla base delle segnalazioni giunte al Comando.
Dopo aver sperimentato per qualche anno il Safer traffic mobile per la rilevazione dinamica delle infrazioni (il contratto è scaduto a fine 2024), la Polizia locale di Modena ha deciso di affidarsi ora a un impianto similare, che sfrutta però l’Intelligenza Artificiale, noleggiato da una ditta, Safeti21, individuata su Meta di Consip e operante in Italia, realizzando per altro un consistente risparmio economico. L’adozione del sistema avanzato per la rilevazione delle infrazioni si colloca nell’ambito delle politiche per la sicurezza stradale attuate dal Comune.
Composto da un’unità di elaborazione con AI supportata da reti neurali, due telecamere a infrarossi con un’ampia copertura angolare, modem e Gps, Cerbero raccoglie i dati che, attraverso una funzione dedicata per l’accertamento in mobilità, vengono visualizzati in tempo reale sul tablet dell’operatore presente in auto. Nello specifico, il nuovo impianto, già in uso in molte città italiane, sfrutta una tecnologia avanzata, basata su una telecamera a infrarossi a doppia direzione, con due punti di ripresa e reti neurali per l’uso dell’Intelligenza artificiale, in grado di osservare, elaborare e segnalare all’operatore le anomalie riscontrate durante le attività di pattugliamento. Attività e strumento sono gestiti direttamente dagli operatori di Polizia locale che, ricevuti i dati su appositi tablet, provvedono ad accertate l’infrazione dopo aver valutato la situazione.
L’apparecchio, che appare come una grossa telecamera rossa, viene facilmente installato sul tetto del veicolo della pattuglia in servizio e può quindi essere utilizzato da diverse unità. A usarlo non sarà quindi solo l’unità di Pronto intervento, ma anche, a seconda delle necessità, gli operatori dei quattro Quartieri, che interverranno, anche sulla base delle segnalazioni trasmesse dai cittadini tramite Rifedeur, conoscendo bene il territorio e le criticità presenti.